Le pensioni non solo subiranno una rivalutazione ma sono previsti ulteriori aumenti. I pensionati che, grazie alla sentenza della Corte di Cassazione, avranno un aumento maggiore di pensione saranno i percettori di redditi entro determinati limiti, tra rivalutazione anticipata al 2%, (a partire da ottobre e fino a dicembre) conguagli allo 0,2% e bonus una tantum di 150 euro.
L’aumento dovrebbe essere garantito per il prossimo anno continuando ad assicurare ai pensionati potere d’acquisto contro un’inflazione che non ha un andamento stabile. Per le pensioni d’invalidità invece l’incremento sarà doppio, sia in considerazione di una rivalutazione sia secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, che ha definito gli importi attuali, paria a 291,98 euro per il 2022, troppo bassi per garantire una vita dignitosa. .
Perché le pensioni aumenteranno
Le pensioni aumentano in considerazione della rivalutazione che scatta automaticamente ogni anno per tutte le tipologie di pensioni, di vecchiaia, invalidità, anticipata ordinaria, reversibilità e minime. Per il 2022 la rivalutazione, su indice Istat e in base all’andamento dell’inflazione, è stata fissata provvisoriamente dall’1,7% all’1,9% durante l’anno fino all’anticipo del 2% da ottobre a novembre. Considerando che l’inflazione oggi si attesta intorno all’8%, e potrebbe arrivare al 10%, la rivalutazione delle pensioni per il prossimo anno dovrebbe avere una percentuale analoga, anche per le pensioni di invalidità.
Tale rivalutazione riguarderà però probabilmente solo chi percepisce un’entrata più bassa e non sarà uguale per tutti, ma suddivisa in scaglioni in base alle fasce di reddito:
- 100% per chi percepisce pensioni tre volte il minimo, fino a 2062 euro lordi
- 90% per le pensioni da tre a cinque volte il minimo, fino a 2577,90 euro lordi
- 75% per gli assegni fino a cinque volte il minimo, per importi oltre 2.577,90 euro
Il bonus 150 euro: a chi spetta
Se si vuole avere la contezza degli aumenti, si può accedere al sito dell’Inps e visualizzare il cedolino. L’aggiunta dei 150 euro una tantum riguarda solo i pensionati che hanno conseguito un reddito imponibile inferiore ai 20 mila euro. A questa somma viene esclusa la casa di abitazione e la pertinenza, l’eventuale trattamento di fine rapporto e gli arretrati soggetti alla tassazione separata.
Non è necessario fare richiesta del bonus perché sarà erogato autonomamente dall’Inps sul cedolino di Novembre. Non ci saranno pagamenti anticipati, ed essendo il 1 del mese giorno festivo, si potrà andare alle Poste per ritirare la pensione solo il 2.
Leggi anche: Bonus psicologo, oggi scade il termine per la domanda: quanto si deve attendere per usufruirne