Pensioni luglio 2022: il prossimo mese l’assegno sarà particolarmente cospicuo, per via della quattordicesima e dell’ormai noto bonus 200 euro una tantum.
Va chiarito che quest’ultimo verrà erogato solo ai pensionati residenti in Italia e con un reddito personale complessivo non superiore ai 35mila euro annui, oltre ad un trattamento pensionistico obbligatorio con decorrenza entro il 30 giugno 2022.
Pensioni luglio 2022: tutte le date
Per il mese di luglio, la pensione verrà erogata con le modalità canoniche: l’accredito delle somme sui conti correnti postali e bancari è previsto per il 1 luglio, giorno in cui si potrà prelevare la pensione in contanti anche agli sportelli Postamat.
Nel caso in cui ci si voglia rivolgere agli sportelli postali, bisognerà informarsi sulla turnazione alfabetica, consigliata per evitare assembramenti. Le date di riferimento sono le seguenti: si dovrebbe cominciare il 1 luglio con i nomi A-B per finire il 7 luglio con quelli S-Z.
Chi invece riceve la pensione in banca dovrà attendere il secondo giorno bancabile del mese per ritirare la pensione, ovvero lunedì 4 luglio 2022. Va sottolineato che il rimborso di eventuali crediti emersi dall’ultima dichiarazione dei redditi non verrà inserito nel cedolino di luglio: l’Inps ha chiarito che non ci sarà prima di agosto 2022.
Cosa comprenderà il maxi assegno: la quattordicesima
Pensioni luglio 2022: la prima prestazione di cui i pensionati potranno godere è la quattordicesima, una somma aggiuntiva di denaro che l’Inps concede a luglio di ogni anno, un po’ come per la tredicesima di dicembre. Ricordiamo che per ottenere tale somma non è necessario fare domanda, dato che l’Inps la eroga in automatico dopo averne calcolato l’importo in base ai redditi degli anni passati.
La quattrdicesima, che viene erogata dal 2008, arriverà a circa 4 milioni di pensionati con reddito personale annuo inferiore ai 13.659,88 euro.
Nello specifico, tale mesilità spetta ai pensionati di minimo 64 anni che abbiano un reddito complessivo pari al massimo a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 oppure fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
Va specificato che la legge di bilancio 2017 ha esteso la quattordicesima anche a coloro che hanno un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo del FPLD e che l’importo di tale somma aggiuntiva è stato incrementato per coloro che hanno un reddito complessivo pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del FPLD.
Pensioni luglio 2022: il supplemento di pensione
Le pensioni luglio 2022, oltre che per la quattordicesima, saranno più ricche anche grazie al cosiddetto “supplemento di pensione”, per il quale però è necessario fare domanda. Tale supplemento spetta ai titolari di pensione principale, supplementare o di assegno ordinario di invalidità iscritti a:
- Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti o autonomi: dopo la decorrenza della pensione nella medesima assicurazione (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti – FPLD – e/o nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi). Nel caso di titolare di pensione liquidata nel FPLD, il supplemento può essere richiesto anche per eventuale contribuzione versata in una o più gestioni speciali dei lavoratori autonomi anteriormente alla decorrenza della pensione;
- Gestione separata: dopo la decorrenza della pensione nella medesima assicurazione;
- Gestione dei lavoratori spettacolo e sport (ex ENPALS): dopo la decorrenza della pensione nella medesima assicurazione o nel FPLD.
L’Inps ricorda: “A seguito del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 414, i contributi maturati successivamente al 1° gennaio 1996 nell’AGO danno diritto a un supplemento di pensione nei confronti di titolari di pensione principale del Fondo Volo, iscritti alla medesima gestione successivamente alla decorrenza della pensione, e del soppresso Fondo Autoferrotranvieri”.
Il bonus 200 euro del Governo
Tra le somme aggiuntive che compariranno nelle pensioni luglio 2022, non va dimenticato il bonus 200 euro introdotto dal Governo col Decreto aiuti.
Tale incentivo spetta ai pensionati con un reddito annuo non superiore ai 35mila euro come aiuto per contrastare i rincari. Si tratta di un contributo una tantum che verrà accreditato direttamente nel cedolino della pensione: non sarà necessario quindi fare domanda.
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