L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano è indagato dalla Procura di Roma dopo le “dimissioni irrevocabili”. Ma quali sono i motivi?
A diffondere la notizia è il “Corriere della Sera” e le accuse sono di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Il fascicolo sarà presto trasmesso al Tribunale dei Ministri ― che valuterà l’operato di Sangiuliano ― dal momento che l’ex ministro ha ricoperto la carica fino a pochi giorni fa, più precisamente al 6 settembre.
Si indaga, quindi, anche sul rapporto professionale intercorso tra Sangiuliano e la collaboratrice Maria Rosaria Boccia, denominata personalmente Consigliere per Grandi Eventi dall’ex ministro e coinvolta in attività istituzionali senza, di fatto, averne titolo.
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Perché Gennaro Sangiuliano sarebbe accusato di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio?
L’ex ministro della Cultura sarebbe iscritto nel registro degli indagati per il reato di peculato, a seguito dei viaggi che Maria Rosaria Boccia rivela di aver fatto in sua compagnia. Quest’ultimo, però, ha ribadito più volte, anche durante l’intervista al TG1 la scorsa settimana, che nessuna cifra è stata sborsata dal Ministero per pagare le spese alla sua ex collaboratrice 41enne.
Inoltre, si indagherà anche sul presunto reato di rivelazione e segreto d’ufficio in quanto Maria Rosaria Boccia ― nominata Consigliera per i Grandi Eventi da Sangiuliano ― sarebbe venuta a conoscenza di informazioni riservate del Ministero e coinvolta anche nell’organizzazione del G7 della Cultura a Pompei.
L’iscrizione di Gennaro Sangiuliano nel registro degli indagati deriva da una denuncia di Angelo Bonelli di AVS avanzata la scorsa settimana al posto di Polizia di Montecitorio.
Gennaro Sangiuliano potrebbe essere indagato anche per danno erariale?
Non solo la Procura di Roma, come riporta ancora il “Corriere della Sera” anche la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo a carico di Gennaro Sangiuliano per danno erariale, in particolare riguardo a tutte le spese sostenute per Maria Rosaria Boccia con soldi pubblici.
Saranno condotte ulteriori approfondimenti su viaggi inclusi soggiorni, pranzi, cene e biglietti aerei, specialmente per quelli effettuati in Puglia e Liguria a seguito dei quali l’ex collaboratrice di Sangiuliano ha preso parte a eventi finanziati dal Ministero.
Inoltre, altre analisi saranno previste anche sui tragitti e sull’uso dell’auto blu di Sangiuliano mentre era ancora ministro della Cultura, assieme a Maria Rosaria Boccia e sui rimborsi, qualora richiesti.
Le denuncia di Sangiuliano alla Procura di Roma
Gennaro Sangiuliano ha, però, rivelato nei giorni scorsi di voler presentare a sua volta un esposto alla Procura di Roma a seguito delle dimissioni dall’incarico di ministro della Cultura, a causa delle “indebite pressioni” ricevute da Maria Rosaria Boccia.
L’avvocato di Sangiuliano, Silverio Sica, ha, inoltre, annunciato di aver iniziato a raccogliere tutti i passaggi che hanno condotto Sangiuliano alla rinuncia al Ministero, partendo dal post del 26 agosto in cui Maria Rosaria Boccia si è autoproclamata Consigliera per i Grandi Eventi.
L’ipotesi, quindi, sarebbe quella di “tentata estorsione e della violazione della privacy” dell’ex ministro della Cultura, ma Silverio Sica approfondirà ancora sul caso Boccia: “Ci rimettiamo ai PM per le valutazioni del caso”.
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