sabato, 18 Gennaio 2025
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Perché Milo Infante è indagato? “In Italia c’è il reato di lesa maestà”

Ecco cosa ha detto oggi il giornalista commentando i motivi della querela presentata nei suoi confronti dalla Procura di Marsala.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

Perché Milo Infante è indagato? La notizia che il conduttore del programma Ore 14 su Rai2 fosse iscritto al registro degli indagati in relazione alla scomparsa di Denise Pipitone è arrivata ieri in mattinata.

Posso dirvi che i giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm e non solo…Se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise”, aveva scritto Infante sul suo profilo Instagram. La stessa Piera Maggio, mamma della bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004, aveva espresso all’uomo tutta la sua solidarietà e vicinanza.

Milo Infante: “Mi hanno querelato perché in Italia c’è il reato di lesa maestà”

Perché Milo Infante è indagato: oggi il giornalista, commentando con il Corriere della Sera la notizia della querela presentata nei suo confronti dalla Procura di Marsala, ha detto:

Perché mi hanno querelato? Perché in Italia c’è il reato di lesa maestà. Quando mi rinvieranno a giudizio – e con la querela di un magistrato il rinvio a giudizio è scontato – quando leggerò le carte, scoprirò cosa ho detto di così diffamatorio nei confronti della procura di Marsala.

Perché Milo Infante è indagato: querela per diffamazione aggravata

Perché Milo Infante è indagato: querela per diffamazione aggravata

Perché Milo Infante è indagato: nel mirino della magistratura sono finite proprio alcune puntate del programma Ore 14 andate in onda nel 2021 e incentrate sulla scomparsa di Denise Pipitone, la piccola sparita nel nulla il 1°settembre 2004 e mai più ritrovata.

I pm di Marsala hanno presentato una querela per diffamazione aggravata non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti di altri colleghi. Penso che sia lecito domandarsi se non farebbero meglio a utilizzare il loro tempo diversamente”, ha aggiunto Infante.

Milo Infante chiarisce i motivi della smentita della Procura di Marsala

Chiarito perché Milo Infante è indagato, rimane da fare ordine riguardo il caos scoppiato ieri dopo la diffusione della notizia, quando molti hanno cominciato a confondere la Procura che ha querelato il conduttore (Marsala) e quella che si sta occupando dell’inchiesta scaturita da tale querela (Caltanissetta).

I denuncianti, ovvero le parti offese, sono magistrati della Procura di Marsala. Per evitare evidenti conflitti di interesse, della querela si occuperà un’altra procura, quella di Caltanissetta appunto.

Infante ha specificato: “Non ho mai detto di essere indagato dalla Procura di Marsala (Trapani), come ha scritto qualcuno. Io sono stato raggiunto da un avviso di garanzia dalla Procura di Caltanissetta con l’accusa di diffamazione, per giunta aggravata. Quindi, da Marsala non può essere arrivata nessuna smentita, perché io non ho mai detto di essere indagato da quella Procura. Al momento sto aspettando che mi arrivino le carte. Sono sereno e tranquillo di non aver detto niente di diffamatorio. Se la diffamazione consiste nel criticare delle indagini aperte e chiuse a tempo di record, allora sono colpevole. Ma lo direi di nuovo”.

Poi ha concluso: “I giornalisti sono i cani da guardia del potere e la magistratura rappresenta un potere dello Stato. Se volete i giornalisti adoranti e che battono le mani ogni volta che arrestate qualcuno fate pure… Io penso che quando lo Stato fallisce i magistrati non possano chiederci di dire che sono stati bravi lo stesso”.

Milo Infante e il rapporto con Piera Maggio: “Lei è vittima di un’ingiustizia”

Dopo la querela, Milo Infante ha raccontato di aver ricevuto la solidarietà di Piera Maggio, mamma della piccola Denise Pipitone. In merito al suo rapporto con la donna, il giornalista ha detto:

Nei giorni dello scorso Natale, io e Piera Maggio abbiamo pranzato tutti insieme, con le nostre famiglie, c’era anche Kevin, il fratello di Denise. È una vicenda intima che racconto ora solo per far capire il legame che c’è con loro. Piera è vittima di un’ingiustizia, di uno dei reati più odiosi: andare a letto con il pensiero fisso di non sapere dove è Denise è un dolore che non si attutisce mai.. Ma lo Stato italiano non si sente in debito nei confronti di Piera Maggio.

Per questo Io mi occuperò del caso di Denise più di prima. È adesso che si sono spenti i riflettori che Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno ancora più bisogno che qualcuno se ne occupi. Perché oggi Denise non la cerca nessuno.

Leggi anche: Denise Pipitone, indagato Milo Infante: “Non mi fermerò”

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Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

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