Qual è la posizione del Governo in merito alla situazione in Medio Oriente? In seguito degli attacchi dell’Iran in Israele e le incursioni di quest’ultimo in Libano la premier Giorgia Meloni ieri sera ha ritenuto necessario convocare i Ministri, in particolare quelli della Difesa, Guido Crosetto, e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, come riporta “ANSA”.
La situazione sarà monitorata costantemente, come si legge nella nota diffusa ieri da Palazzo Chigi:
Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie.
Nell’immediato, il Governo è impegnato nella messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente UNIFIL.
Inoltre, l’Italia rinnova il suo impegno nel raggiungere al più presto la pace:
L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese.
È altrettanto urgente giungere ad un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea.
Le parole del ministro Tajani dopo gli attacchi in Medio Oriente
Alle ore 8:30 di questa mattina presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari sono cominciate le audizioni dei ministri Crosetto e Tajani alle Commissioni Esteri e Difesa a seguito dell’attacco missilistico di Teheran contro Israele e di quello a Jaffa, a sud di Tel Aviv. Ecco cosa ha rivelato quest’ultimo in merito alla situazione precipitata nelle ultime ore:
L’apertura del fronte libanese e l’intervento diretto dell’Iran hanno inevitabilmente accresciuto il rischio di un conflitto regionale su larga scala, ma l’escalation delle ultime ore ci spinge ancora di più a lavorare per la pace e per il dialogo.Infatti, in un contesto sempre più complesso, che riguarda un quadrante particolarmente vasto, stiamo intensificando i contatti diplomatici.
Il nostro obiettivo primario è la de-escalation, a partire da un cessate il fuoco in Libano e a Gaza.
C’è ancora la possibilità di scongiurare una guerra che coinvolga l’intero Medio Oriente e facciamo appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali.
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e vicepremier Tajani, ha rassicurato che il Governo, “anche in qualità di Presidente del G7, si sta adoperando a 360 gradi per questo compito”.
Il Governo lavora per garantire sicurezza agli italiani che si trovano ora in Libano
Antonio Tajani ha da poco ricordato in audizione che attualmente sono circa 3.200 i connazionali che si trovano in Libano, aggiungendo che il Governo si sta impegnando per la loro protezione a seguito degli attacchi in Medio Oriente:
Siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali.
Ho da tempo invitato tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano con i voli commerciali disponibili.
Stiamo lavorando per venire incontro alle loro richieste attraverso un aumento dei collegamenti, inclusi voli charter e altre modalità, che stiamo esaminando insieme al ministero della Difesa.
Non solo i cittadini italiani, Tajani ha sottolineato qual è l’altro obiettivo dell’Italia, ossia “la tutela dei connazionali in tutta la regione e dei nostri militari in Libano, impegnati nella missione UNIFIL e in quella bilaterale di addestramento Mibil”.
In merito a tale questione, Tajani ha dichiarato di aver avuto un colloquio con il ministro degli Affari Esteri, Israel Katz: “Gli ho chiesto di garantire la sicurezza di tutti i nostri militari impegnati in Libano e ho insistito affinché non vi siano attacchi nei pressi delle basi militari dell’Unifil. Ho ottenuto delle rassicurazioni”.
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