Una notizia che ha preso impreparati i più, sia al governo sia tra l’opinione pubblica quella resa pubblica da Virginia Raggi, sindaca di Roma, riguardo il ricandidarsi per un secondo mandato al palazzo Senatorio. Decisione che sembra avere il benestare dei grandi del Movimento 5 Stelle Grillo, Casaleggio, Crimi e Di Maio, in attesa però della conferma che dovrà passare per un referendum sulla famigerata piattaforma Rousseau, la base “democratica” digitale dei 5 stelle. Andrebbe così a cadere anche il tabù del doppio mandato, in precedenza non conciliabile alle regole interne del movimento pentastellato, ma da tempo argomento di discussione all’interno del movimento. Immediate le reazioni e nonostante fosse nell’aria, spiazzato il PD che commenta con il vicesegretario Orlando:
La Raggi ha annunciato la sua ricandidatura promuovendo il suo operato. Nulla di personale ma noi diamo un altro giudizio. Roma merita di più e qualcosa di molto diverso da questi anni. Per questo il Pd lavora per costruire un progetto alternativo
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La Raggi per una continuità amministrativa sulla strada del cambiamento
Fa blocco unico, nonostante le polemiche che hanno preceduto questa dichiarazione della sindaca, il Movimento 5 Stelle, che con i suoi vertici si dimostra compatto in questa presa di posizione. Una scelta obbligata, dice la Raggi, presa per “il bene di Roma e dei romani”, facendo saltare la possibile visione di un’amministrazione capitolina che fosse una “copia” di quella nazionale, con PD e M5S insieme. Va avanti quindi la possibilità ora non solo della Raggi di riproporsi nonostante la regola dei due mandati, in attesa della conferma della piattaforma di Casaleggio, aprendo la strada anche ad altri esponenti come l’Appennino, sindaca di Tornio, e anche Di Maio. Il perché, dice la Raggi:
Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. Sono convinta che dobbiamo andare avanti
Questo permetterebbe all’attuale sindaca una corsa ad oggi quasi in solitaria, essendo il PD fermo sulla scelta del nome eccellente da proporre, dopo diversi rifiuti come quelli di Letta e Franceschini, e anche un certo silenzio dalla destra, con Lega e Fratelli d’Italia assenti nel dibattito. E proprio dalla destra non mancano i commenti a questo annuncio, in particolare di un’altra leader molto vicina alla capitale come Giorgia Meloni, che così commenta:
Oggi va in frantumi anche la regola dei due mandati del M5S, che da “movimento dei cittadini” diventa il partito dei nuovi politicanti. La ricandidatura di Virginia Raggi a sindaco però è un’ottima notizia: i romani potranno dire con il loro voto come giudicano il lavoro di questa amministrazione grillina. Finalmente