venerdì, 17 Gennaio 2025
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Ricette mediche digitali dal 2025: cosa prevede la nuova Legge di Bilancio?

La Legge di Bilancio per il 2025 prevede che tutte le ricette mediche siano digitali. In questo modo saranno i cittadini a scaricare autonomamente le prescrizioni. Si prevedono, però, disagi tra gli anziani, con poca dimestichezza verso gli strumenti tecnologici, e possibili malfunzionamenti del servizio.

Con la Manovra di Governo del 2025, le ricette mediche, sia bianche che rosse, saranno esclusivamente in formato digitale. In questo modo, i pazienti dovranno scaricare autonomamente le prescrizioni dei farmaci. L’approvazione della Legge porterà sicuramente dei disagi nella popolazione, soprattutto quella più anziana, poco pratica di strumenti digitali. Si temono anche dei malfunzionamenti delle piattaforme dedicate al servizio.

Per poter scaricare le ricette sarà necessario seguire il seguente iter. Alla fine della visita, il medico registrerà i dati del paziente e della prescrizione, in seguito rilascerà un Numero di ricetta elettronica (Nre) e un promemoria cartaceo. Con tali documenti, ci si potrà poi recare in farmacia per acquistare i medicinali.

Cosa prevede la Legge di Bilancio?

L’articolo 54 della Legge di Bilancio 2025 cita testualmente:

Al fine di potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico, tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile e a carico del cittadino sono effettuate nel formato elettronico.

Ciò vuol dire che dal prossimo anno tutti i cittadini dovranno scaricare le ricette, sia rosse, targate Servizio Sanitario Nazionale, che bianche, autonomamente, attraverso i propri dispositivi digitali. Quindi, le prescrizioni saranno innanzitutto virtuali e poi cartacee. Nella Legge viene affermato, infatti, che: “le regioni, nell’esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e controllo, assicurano, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l’attuazione della misura“. Ciò vuol dire che il medico potrà stampare la ricetta, se lo riterrà necessario. Quello delle ricette digitali è un cambiamento che era stato testato già durante il periodo del Covid, ora migliorato, e che dal 2025 verrà messo in pratica.

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Quali saranno i vantaggi?

Uno dei vantaggi che apporterà la nuova Legge è il diretto accesso dei cittadini alle proprie prescrizioni mediche, che potranno essere ricevute via e-mail o messaggio. In questo modo, i pazienti gestiranno la propria assistenza sanitaria online, offendo un aiuto anche a tutto il personale sanitario. Soprattutto i medici risparmierebbero circa 3 minuti per compilare ogni prescrizione, il che, a lungo andare, rappresenterebbe una grande riduzione di tempo.

I vantaggi riguarderanno anche i farmacisti, siccome basterà comunicare loro il Numero di ricetta elettronica e il proprio codice fiscale, per poter acquistare i medicinali. Inoltre, la dematerializzazione delle ricette porta con sé una riduzione dei costi di compilazione della prescrizione.

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Chi potrà avere difficoltà?

Nel momento in cui entrerà in vigore questa novità, a subirne principalmente le conseguenze sarà la fetta più anziana della popolazione. Molti over 65, infatti, potrebbero avere difficoltà a scaricare digitalmente le ricette. Secondo la segretaria del Sindacato Pensionati Cgil, Tania Sacchetti:

La norma non prevede misure di accompagnamento come l’apertura di sportelli di aiuto o servizi per aiutare i più anziani o chi ha difficoltà con la digitalizzazione. 

Si rischia così di introdurre un fattore di esclusione sociale.

Quali sono i timori?

La novità prevista per la Manovra 2025 ha riscontrato diverse opposizioni, soprattutto tra le associazioni sanitarie o, come citato precedentemente, tra i sindacati. Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, l’associazione nazionale dei medici di famiglia e di medicina generale, ha dichiarato:

L’idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla Manovra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccare l’attività dei medici e impedire l’accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti.

Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni, qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e informatiche che ci potrebbero essere in futuro.

Il segretario ha continuato, sottolineando come il sistema adoperato per svolgere la procedura potrebbe non essere ancora pronto a compiere il lavoro al meglio:

Nel testo è fissato l’obiettivo di arrivare a effettuare tutte le prescrizioni nel formato elettronico.

Ciò è finalizzato soprattutto a garantire la massima implementazione del fascicolo sanitario elettronico.

Tuttavia, per quanto l’obiettivo sia comprensibile, alla luce dei problemi delle ultime settimane, abbiamo il timore che non tenga conto dell’effettiva capacità del sistema di rispondere al fabbisogno.

Non si può fare la norma prima dello strumento.

Sono stati, infatti, segnalati dei malfunzionamenti in varie regioni d’Italia, come Veneto, Marche e Toscana. I cittadini hanno avuto difficoltà a ottenere i farmaci prescritti dal medico e, di conseguenza, sono dovuti ricorrere al vecchio metodo delle ricette cartacee.

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