Ci si interroga sui sintomi delle nuove varianti Covid. Cerberus e Gryphon riescono a eludere il sistema immunitario e provocano conseguenze difficili da distinguere.
Da tre anni ogni volta che si ha una febbre ci si chiede se si tratti di Covid. Oggi le nuove varianti Cerberus e Gryphon riescono a superare l’ostacolo dell’immunità garantita dai vaccini insinuandosi nel nostro organismo.
Dopo i primi sintomi occorre accertarsi tramite un tampone di avere il Covid, senza attendere il sopraggiungere della febbre alta o che si faccia fatica a respirare bene.
Sintomi delle nuove varianti Covid: cosa dice Iss e Oms
Anche se a detenere il primato dei contagi è ancora Omicron le nuove varianti Cerberus e Griphon preoccupano, in particolare per la loro avanzata veloce. L’Iss ha dichiarato la necessità di monitorare le due varianti mentre l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) ha rilevato una crescita a livello mondiale con Gryphon, descritta come “la più immunoevasiva mai vista”.
È vero che siamo in una nuova fase del Coronavirus in cui la mortalità è diminuita grazie all’immunizzazione dei vaccini e alla mutazione del virus, e si sta andando verso una fase di endemizzazione, ma è bene far attenzione soprattutto alle nuove varianti. Queste derivano da Omicron 5 e sono molto insidiose, in grado di confondersi con raffreddore e influenza stagionale.
Sintomi delle nuove varianti Covid: il parere degli esperti
Le ultime varianti colpiscono facilmente senza accorgersene. Per questo è importante far attenzione. Riguardo ai sintomi delle nuove varianti Covid Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano, ha così spiegato a Repubblica:
Stiamo cominciando a conoscere meglio Cerberus. È confermato che tende a manifestarsi soprattutto nelle alte vie respiratorie, causando sintomi simili a quelli dell’influenza, come raffreddore, tosse stizzosa e mal di gola.
Fermo restando che è da capire quanto ciò sia ‘demerito’ di un virus meno patogeno e quanto merito dell’immunità che si è creata nella popolazione.
Pregliasco ha poi specificato quali sono le caratteristiche e i sintomi delle nuove varianti Covid:
Purtroppo le varianti più recenti si stanno dimostrando ’immune escape’: una capacità collegata anche alla maggior trasmissibilità.
Questo significa che attaccano più facilmente. Per cui anche una febbre non elevata, sotto i 38 gradi, deve indurre alla cautela. Meglio, in questo caso, sottoporsi a tampone, perchè è molto probabile che si tratti di Covid. Che va diagnosticato sempre.
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