Fino a qualche anno fa gli ambientalisti erano considerati dalla cultura di massa come hippie da osservare con un misto di tenerezza e sottile ammirazione. Un gruppetto di sognatori convinti, impegnati e fondamentalmente inoffensivi. Poi è arrivata lei, Greta Thunberg, e d’un tratto gli attivisti per l’ambiente hanno cominciato a far rumore. Chi si schiera in favore della giovanissima svedese e scende in piazza il venerdì per salvare il futuro, chi la attacca sulla base di diverse convinzioni sostenendo che “è troppo giovane”, “ha l’Asperger, non può capire”, “è manipolata”, “è una marionetta”, “dovrebbe andare a scuola”, “dovrebbe lasciar parlare gli scienziati che davvero sanno qualcosa”, “inquina come tutti gli altri”, “è inquietante questa ragazzina”. Poche figure hanno raccolto negli ultimi mesi tanto odio quanto questa sedicenne che, dai gradoni di una scuola svedese, è arrivata a parlare all’ultimo vertice ONU sul clima. Non hanno ancora rivendicato il gesto gli autori dell’ultima manifestazione di dissenso nei confronti di Greta, operazione portata a compimento stanotte a Roma. Sul cavalcavia di via Isacco Newton, tra i quartieri Portuense e Monteverde, è stato impiccato un manichino con le fattezze della giovane attivista. Impermeabile giallo, trecce bionde e un cartello che riporta la scritta in un – grammaticalmente poco corretto – inglese “Greta it’s your god”, ovvero “Greta è il vostro dio”.
Vergognoso il manichino di @GretaThunberg ritrovato appeso a un ponte nella nostra città. A lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e quella di tutta @Roma. Il nostro impegno sul clima non si ferma. pic.twitter.com/YXMXMJDA3D
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 7 ottobre 2019
Sull’episodio si è espressa Virginia Raggi in un tweet in cui dichiara di non voler lasciarsi scoraggiare da una tale esternazione di dissenso, riconfermando l’impegno della capitale nella lotta ai cambiamenti climatici. Il fantoccio è stato rimosso dai vigili del fuoco. Leggi anche: Roma, se ricicli le bottiglie di plastica non paghi l’autobus di Marianna Chiuchiolo