Ha fatto molto discutere quanto detto ieri da Sara Pinna, conduttrice di una trasmissione calcistica in onda su una tv locale vicentina (Tva). Durante un servizio dopo la partita Cosenza-Vicenza (che ha portato alla retrocessione dei biancorossi), l’inviato Andrea Ceroni ha intervistato un baby tifoso dei padroni di casa rosso-blu che, entusiasta per la vittoria, ha esultato: “Lupi si nasce!”.
A quel punto la conduttrice ha risposto in diretta: “E gatti si diventa…Non ti preoccupare che venite anche voi qua in Pianura a cercare qualche lavoro”. Un intervento, questo, che di certo non è passato inosservato.
Oggi l’Odg del Veneto ha dichiarato che “i video con la frase a sfondo razzista sono stati acquisiti e inviati ai Consigli di disciplina territoriali, che istituiranno le pratiche”. Era stato proprio il presidente della Regione Calabria Occhiuto a richiedere l’intervento dell’Odg, attraverso anche una lettera inviata al presidente nazionale Carlo Bartoli “per chiedergli di intervenire nei confronti della giornalista in questione. Non si possono offendere i calabresi, credo sia incivile e bruttissimo offendere un bambino di 7 anni solo perché calabrese”.
Sara Pinna si scusa: “Anche la mia famiglia è venuta in Veneto per lavorare”
Oggi sono arrivate le scuse di Sara Pinna, attaccata nei giorni scorsi anche dal padre del baby tifoso calabrese di sette anni: l’uomo le aveva dato dell'”ignorante” e della persona “piena di pregiudizi”. La conduttrice ha dichiarato di aver sentito telefonicamente il padre del piccolo e di aver avuto con lui un chiarimento. Poi ha spiegato:
Nell’istante stesso in cui facevo quell’affermazione avevo capito che era fuori luogo. Sono sarda e questo cognome, in realtà, riporta anche alla motivazione della frase infelice che mi è uscita. Mio nonno paterno è di Taranto ed è venuto qui a fare il ferroviere.
Noi, famiglia sarda, siamo venuti in Veneto per lavorare e ho cambiato tifo, diventando tifosa del Vicenza piuttosto che del Cagliari. Era questo il senso.
Mi dispiace per una popolazione che si è sentita offesa per una frase demente, mentre se ne sentono di peggio in Parlamento. C’è un problema profondo di base che dobbiamo affrontare.
Sicuramente la mia frase è stata infelice ma una frase non definisce una persona, e io non sono razzista come ho avuto modo di far capire più volte. Mi sono scusata con i diretti interessati, e se qualcuno vuole cavalcare questa cosa lo facciano, ma certamente agirò per vie legali: quando minacciano la vita dei miei figli che vuoi che faccia.
L’emittente veneta: “Confermiamo fiducia nella professionalità di Sara Pinna”
Nel frattempo, l’emittente televisiva veneta Tva ha commentato quanto accaduto a Sara Pinna sul suo sito e ha scritto:
Le parole finite nell’occhio del ciclone sono state pronunciate durante il ‘terzo tempo’ di una partita meritatamente vinta sul campo dal Cosenza, a cui vanno i complimenti e gli auguri per un altro campionato ricco di soddisfazioni e successi da tutto il team di Diretta Biancorossa. Dopo un confronto interno, i vertici di Videomedia hanno accolto le scuse e hanno confermato la fiducia nella professionalità di Sara Pinna.
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