giovedì, 13 Febbraio 2025
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“Se io non voglio tu non puoi”: la lotta contro la violenza sulle donne a Sanremo

Un messaggio forte e chiaro, lanciato ieri nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo da Vale Lp e Lil Jolie.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

Nella seconda serata di Sanremo 2025, in gara tra la categoria delle Nuove Proposte, Vale Lp e Lil Jolie hanno voluto mandare un messaggio forte e chiaro.

Le due cantanti casertane, all’anagrafe rispettivamente Valentina Sanseverino e Angela Ciancio, alla fine della loro esibizione con Dimmi tu quando sei pronto a fare l’amore, hanno mostrato un grande cartello contro la violenza sulle donne: “Se io non voglio, tu non puoi”.

Le parole esposte al Festival non rappresentano solo uno dei significati del loro brano, ma sono soprattutto il manifesto della fondazione Una Nessuna Centomila, guidata da Fiorella Mannoia.

La Mannoia ha poi ringraziato le due ragazze, da sempre in prima fila nella lotta contro la violenza sulle donne.

Il messaggio contro la violenza delle donne a Sanremo

Durante la loro esibizione all’Ariston, le due artiste hanno lanciato un forte messaggio con un cartello che recitava: “Se io non voglio, tu non puoi”.

Il messaggio lanciato da Vale Lp e Lil Jolie è stato successivamente ribadito dal conduttore e direttore artistico Carlo Conti, il quale ha voluto sottolineare che “se una donna dice no è sempre no: non esiste nessuna scusa”.

Il gesto, accolto con entusiasmo dal pubblico, ha posto al centro dell’attenzione temi come il rispetto e la violenza sulle donne.

Il brano presentato dalle due artiste affronta con leggerezza la necessità di un rispetto reciproco delle tempistiche dell’altra persona, senza stereotipi e forzature.

Dopo il Festival Vale Lp e Lil Jolie proseguiranno il loro percorso artistico, con l’annuncio di un prossimo joint album in uscita nei mesi successivi.

Le due ragazze hanno poi dichiarato:

Un no è un no, il consenso è importante.

Lo abbiamo detto ogni sera a dicembre in occasione di Sanremo Giovani e portiamo avanti questo messaggio da una vita, sopra e sotto al palco.

Per quest’occasione di enorme visibilità abbiamo preso in prestito le parole di Una, nessuna centomila che da anni porta avanti una causa in cui crediamo molto e di cui non bisogna smettere mai di parlare.

Ringraziamo Fiorella Mannoia e Sanremo per averci dato un megafono con cui tramettere quello in cui crediamo,

la nostra canzone e il nostro amore.

La presidente onoraria Fiorella Mannoia ha successivamente condiviso un messaggio per le due artiste:

Sono felice e onorata di sapere che due giovani artiste abbiano scelto Una Nessuna Centomila come riferimento per il loro lavoro.

È importante che le nuove generazioni condividano con noi questo percorso e questo messaggio universale: “Se io non voglio, tu non puoi”.

La fondazione è una grande casa che accoglie con gioia chi come noi crede che un cambiamento sia possibile.

Grazie e in bocca al lupo!

A supporto delle parole di Fiorella Mannoia è intervenuto il consiglio direttivo della fondazione, il quale ha aggiunto:

La Fondazione Una Nessuna Centomila è particolarmente felice dell’entrata di Lil Jolie e Vale Lp nel suo Laboratorio Artistico.

La loro passione e l’impegno che intendono regalarci lo hanno già dimostrato visitando uno dei centri antiviolenza della loro terra con il quale stanno costruendo un legame importante.

Il rapporto con i giovani è al centro dei nostri interessi e dei nostri sforzi.

Il fatto che proprio loro abbiano chiesto di portare la nostra campagna, #Seiononvogliotunonpuoi, sul palco di Sanremo ci rende felici e orgogliose.

Leggi anche: La violenza sulle donne lascia cicatrici nel DNA: “L’analisi del sangue previene altri traumi”

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Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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