giovedì, 30 Gennaio 2025
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Sedicenne morta nel Bolognese, l’amico confessa: “Una spinta superiore mi ha detto di ucciderla”

Si è risolto subito nella notte il caso riguardante la sedicenne ritrovata morta nel Bolognese, nella giornata di lunedì. Il suo amico e coetaneo ha confessato di averla uccisa.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

L’amico coetaneo di Chiara Gualzetti, la sedicenne morta nel Bolognese e ritrovata cadavere nel bosco vicino l’Abbazia di Monteveglio, ha confessato di aver ucciso la ragazza perché vittima di un impulso omicida, da lui espresso come una voce superiore che gli avrebbe detto di toglierle la vita.

La giovane era scomparsa domenica da casa ed è stata ritrovata lunedì dai volontari attivati dai genitori. A prima vista il corpo della ragazza presentava ferite da taglio al collo e altre lesioni.

Ora sarà disposta un’autopsia sulla sedicenne morta per verificare i tempi e le modalità del delitto. Secondo la Procura per i minorenni di Bologna si tratterebbe di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la ragazza fosse minorenne.

Sedicenne morta, è stato l’amico coetaneo

sedicenne morta_uccisa dal coetaneo

L’amico e coetaneo di Chiara Gualzetti, la sedicenne morta, sarebbe stato l’ultimo a vedere la giovane e anche il primo ad essere ascoltato dalle forze dell’ordine. Nell’interrogatorio avvenuto durante la notte ha confessato il delitto in maniera lucida, precisa e ha detto di aver agito da solo. Sul movente invece è apparso più confuso, fino al punto da ammettere di aver agito sulla base di una spinta superiore.

Il ragazzo domenica avrebbe portato Chiara ai margini del bosco, per poi ucciderla nei pressi del parco dell’Abbazia di Monteveglio. L’avrebbe lasciata lì, in un punto nascosto da un cespuglio a meno di un chilometro da casa. La zona è fatta di sentieri e molto frequentata, soprattutto nei fine settimana. Ha poi riferito il desiderio espresso dalla ragazza di morire e l’interesse sentimentale non corrisposto di Chiara Gualzetti nei suoi confronti.

La procuratrice Silvia Marzocchi e il pm Simone Purgato ritengono che il ragazzo abbia pianificato l’omicidio, dando appuntamento alla giovane con l’intenzione di ucciderla e portando con se un coltello, che poi è stato ritrovato nella sua abitazione insieme ai vestiti sporchi di sangue e al cellulare della vittima. Sono stati sequestrati entrambi i cellulari allo scopo di ricostruire i rapporti tra i due, tramite i messaggi che si sono scambiati, anche se il ragazzo avrebbe cancellato delle chat prima di essere stato rintracciato dai militari.

Si sta comunque valutando un accertamento delle condizioni psichiatriche del minore.

Chi era Chiara, la sedicenne morta, uccisa dal suo coetaneo

La preside dell’Istituto alberghiero Vigorelli, la scuola frequentata da Chiara Gualzetti, ha parlato di lei come di una ragazza serena, che andava bene a scuola e aveva buoni rapporti con gli altri studenti, suoi coetanei.

Ecco cosa ha detto, secondo quanto riportato da TGcom24:

Siamo sconvolti, tutti quanti, e stiamo cercando il modo giusto per parlare con i suoi compagni, la sua classe. Secondo i suoi insegnanti Chiara aveva buone relazioni con i compagni e andava bene a scuola. Aveva frequentato il secondo anno nella sede in Valsamoggia ed era uscita con la media dell’otto.

Avendo scelto l’indirizzo di accoglienza turistica, dal prossimo anno si sarebbe trasferita nella sede di Casalecchio di Reno. Con lei non ci sono mai stati problemi, era una ragazza serena, pochissime assenze nell’ultimo anno, a parte la Dad ha fatto i laboratori in presenza. Ha fatto un percorso positivo, con qualche fragilità, come molte ragazzine della sua età.

Leggi anche: Maddalena Urbani uccisa da un mix di droghe, ma restano i dubbi: “Mia sorella non era tossicodipendente”

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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