Segregata in casa dalla madre, oggi è finalmente libera. Ha dell’incredibile quanto è stato scoperto ad Aiello del Sabato, paesino in provincia di Avellino di poco più di 4mila anime.
Qui una donna di 47 anni avrebbe tenuto la figlia 21enne segregata in casa per sei anni, come riportato da Rai1, dunque da quando la giovane aveva appena 15 anni.
Se questa storia tremenda ha avuto un lieto fine è solo grazie alla sorella della vittima, una ragazza di 18 anni che ha trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti in famiglia ai Carabinieri. Adesso le giovani sono state trasferite in una struttura protetta.
Segregata in casa dalla madre perché portava il nome dell’odiata suocera
Segregata in casa dalla madre: stando a quanto riportato da La Repubblica, il motivo del trattamento terribile riservato alla ragazza 21enne starebbe nel fatto che la giovane portasse il nome della nonna paterna, odiata dalla madre. Tanto è bastato a dare il via a una serie indicibile di maltrattamenti.
La situazione sarebbe peggiorata notevolmente nel 2018, quando la ragazza, stanca delle violenze (la madre in un’occasione le fratturò il braccio), tentò di scappare di casa e venne ritrovata nel bosco. Da quel momento, comincerà per lei un incubo ancora più spaventoso: verrà legata al letto al buio, senza cibo, senza possibilità di andare in bagno e costretta ad utilizzare un secchio per i bisogni fisiologici.
I maltrattamenti e il terribile racconto della vittima
Segregata in casa dalla madre: quando si sono introdotti nella casa degli orrori, gli agenti hanno trovato la 21enne bloccata tra due letti con le catene alle caviglie chiuse da alcuni lucchetti. Nonostante mangiasse appena una volta al giorno e potesse muoversi solo in rare occasioni all’interno della casa, la ragazza è stata ritrovata in discrete condizioni di salute.
Ai Carabinieri la giovane ha raccontato di aver tentato in un’occasione il suicidio ingerendo dei tranquillanti della nonna, che si trovavano nella sua stanza-prigione.
Questa la sua testimonianza: “Mia madre mi ha sempre picchiato con calci e pugni e utilizzando ogni tipo di oggetto. Quando avevo 16 anni mi torse talmente il braccio che me lo ruppe e dovemmo andare in ospedale. Furono allertati anche i servizi sociali ma quando ci chiedevano se tutto andasse bene dovevamo rispondere di sì altrimenti ci avrebbe cacciato di casa. E quando qualcuno veniva diceva sempre che io stavo male per giustificare che non mi vedevano. Mentre le rare volte che ci spostavamo noi, a Pasqua o a Natale, dai parenti bisognava fingere che non c’era alcun problema”.
Madre arrestata, padre indagato: che succederà agli altri 6 figli
Segregata in casa dalla madre-padrona 47enne, che adesso è stata arrestata per maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona. Anche la posizione del padre è al vaglio degli inquirenti. L’uomo, giardiniere conosciuto e stimato in paese, è indagato per gli stessi reati della moglie ed è stato raggiunto dal provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.
La coppia, oltre alle due ragazze, ha altri sei figli: i quattro fratelli minori sono adesso in una casa famiglia e il sindaco di Aiello, Sebastiano Gaeta, è stato nominato loro tutore, mentre gli altri due fratelli maggiorenni resteranno nella villetta di famiglia, non distante dal centro sociale.
La consigliera comunale: “Fallimento di tutta la comunità di Aiello”
Segregata in casa dalla madre: in paese nessuno si era accorto degli orrori che si consumavano quotidianamente in quella villetta e la maggior parte delle persone oggi si dice sopresa e disorientata dalla scoperta. I servizi sociali, invece, conoscevano la situazione non certo serena della famiglia, tanto che la consigliera comunale Connie Della Sala ha parlato di “un fallimento istituzionale, ma anche di tutta la comunità di Aiello del Sabato”.
Adesso il pensiero va a questi giovani otto ragazzi rimasti senza genitori. Come anticipato, il sindaco Sebastiano Gaeta è stato nominato curatore speciale dei quattro minori e ha assicurato: “Io e l’amministrazione comunale saremo sempre vicini a questi ragazzi, è una vicenda davvero dolorosa”.
Leggi anche: Samantha uccisa da un ritocco, chi è l’indagata Pamela Andress: “Non sono fuggita”