Sinner. L’Agenzia mondiale antidoping ha chiesto una proroga per presentare ricorso al Tas. Fosse accertata la mancanza di precauzioni Jannik rischia una sospensione dai tre ai 6/8 mesi. La Wada potrebbe chiedere una sospensione da 1 a 2 anni poiché ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non fosse corretta ai sensi delle norme attuali.
Cosa è successo nelle utime ore?
Nella mattinata di ieri la segreteria del Tribunale di Arbitrato Sportivo (Tas) di Losanna aveva comunicato di non aver ricevuto alcun ricorso da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) riguardo alla sentenza di proscioglimento di Jannik Sinner dalle accuse di doping entro il termine ultimo di 21 giorni dalla sentenza: le 24 di lunedì 9 marzo.
Per la doppia positività al Clostebol durante il Master 1000 di Indian Wells, il tennista era stato assolto dall’Itia (International Tennis Integrity Agency) il 19 agosto per “mancanza di colpa o negligenza” e l’assenza di ricorso avrebbe chiuso definitivamente la pratica.
La verità su Sinner e le pressioni del Corriere della Sera sulla Wada
Su richiesta pressante del Corriere della Sera, la Wada ha ammesso che il procedimento contro Sinner è tutt’ora “in corso di elaborazione” da parte dell’ufficio legale interno che deve chiarire la questione del ricordo.
Clausole e tempi.
Dalla sede canadese dell’agenzia spiegano di aver sfruttato le clausole 13.2.3.5 del Codice Antidoping e 13.8.1.1 del Regolamento specifico del tennis chiedendo all’Itia (che ha confermato) materiale supplementare sul caso e facendo così valere il termine dei 21 giorni dal momento in cui il materiale è stato ricevuto, che la Wada rifiuta di rendere noto ma ammette che è compreso tra il 2 e il 7 settembre. Il limite per presentare appello slitta quindi almeno al 23 settembre.
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Sinner e la disputa legata al doping
La vicenda che riguarda Jannik Sinner e la WADA (World Anti-Doping Agency) ha attirato l’attenzione degli appassionati di tennis e degli sportivi in generale.
Il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), con sede a Losanna, è un organismo internazionale che risolve le dispute legali nel mondo dello sport. Il suo ruolo principale è fungere da corte d’appello per le controversie legate a eventi sportivi, come violazioni delle regole, squalifiche o questioni legate all’anti-doping.
Nel caso di una disputa legata al doping, se un atleta o un’organizzazione sportiva non è soddisfatta della decisione presa da una federazione o da un’agenzia anti-doping nazionale, può presentare un ricorso al TAS. In altre parole, il TAS rappresenta l’ultimo grado di giudizio per controversie di questo tipo.
Cosa rischia Sinner se colpevole?
Il Tas aprirà un procedimento di arbitrato con tempi non inferiori ai tre mesi. Se l’atleta era consapevole la pena potrebbe andare dai tre ai sei-otto mesi, partendo dalla data del primo controllo positivo (10 marzo) e cancellando risultati, premi e punti Atp fino a sospensione scontata.
Ma perché la Wada si è dilungata così tanto, mettendo a dura prova la resistenza psicologica dell’atleta? L’ultima parola spetta al Tas.
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