Quali sono i sintomi di Omicron nei vaccinati? Mentre il tasso di positività in Italia si attesta attorno al 16,7% e il ministro della Salute Speranza pensa a una proroga dell’obbligo di mascherine al chiuso (serve ancora “prudenza”, ha detto), Omicron continua a colpire con ampio rischio di reinfezione anche i vaccinati.
Secondo il report dell’Iss, le categorie di soggetti maggiormente esposte alla reinfezione da Omicron sono tre: coloro a cui il Covid è stato diagnosticato più di 210 giorni fa, chi non ha fatto il vaccino o chi ha fatto almeno una dose ma da oltre 120 giorni e le donne, che si contagiano di più rispetto agli uomini (forse perché sono più presenti in ambito scolastico dove lo screening è serrato).
Dunque, anche chi non ha ricevuto la terza dose è a rischio contagio più degli altri. Per questo motivo occorre fare attenzione a tutti i sintomi che potrebbero suggerirci che abbiamo contratto il virus anche se vaccinati.
Sintomi di Omicron nei vaccinati: lo studio norvegese
I sintomi di Omicron nei vaccinati sono stati indagati da un gruppo di ricercatori norvegesi, che ha intervistato 111 dei 117 partecipanti a una festa origine di un focolaio nel novembre 2021. L’89% di loro aveva due dosi di vaccino Pfizer o Moderna ed è emerso che i sintomi più comuni fossero tosse, raffreddore, affaticamento, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari, febbre e starnuti.
Accanto a questi sintomi di Omicron nei vaccinati, ormai conosciuti da tutti, ne sono emersi due piuttosto particolari e al momento poco noti: stanchezza unita a vertigini e svenimento. Si specifica pure che, in conseguenza a tali manifestazioni, i muscoli potrebbero risultare indeboliti e doloranti e la vista offuscata, in relazione anche alla perdita d’appetito che è un altro risultato del contagio.
La scoperta dei medici di Berlino: “Collegamento tra Omicron e svenimenti”
Non sarebbe solo lo studio norvegese a testimoniare l’esistenza di sintomi di Omicron nei vaccinati finora sconosciuti. Anche stando a un rapporto proveniente dalla Germania, ci sarebbe un collegamento diretto tra Omicron e gli svenimenti. Lo ha riportato Il Messaggero.
La scoperta dei medici di Berlino è arrivata “grazie” a un paziente di 35 anni ricoverato in Ospedale per Covid. L’uomo è stato vittima a causa del virus di numerosi e continui svenimenti, e non sarebbe l’unico caso. Altri postivi, infatti, hanno riscontrato lo stesso tipo di problema.
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