Sintomi Variante Xe: quali sono? Dopo la diffusione della contagiosissima Omicron 2, a destare ulteriore preoccupazione ci ha pensato la variante Xe, una mutazione ricombinante dei ceppi BA.1 e BA.2 (le due “sorelle” Omicron e Omicron 2) attualmente monitorata dalla Uk Health Security Agency (Ukhsca). Al momento, l’allarme è scattato soprattutto nel Regno Unito, dove è stata riscontrata fino all’ultima settimana di marzo in 637 persone, come riportato da The Indipendent.
La variante Xe è “ricombinante” ed è nata quindi da un soggetto contagiato sia da Omicron (BA.1), sia da Omicron 2 (BA.2). Tale versione del virus, stando a quanto riportato dall’Oms, ha “un vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a BA.2”, anche se questo dato “richiede ulteriori conferme”.
Sintomi variante Xe: parla il virologo Menichetti
Sui sintomi variante Xe si è espresso il virologo Menichetti, che intervistato da Il Messaggero ha sottolineato come tale versione del virus, facendo parte della stessa famiglia di Omicron, possa provocare problemi alle alte vie respiratorie e disturbi gastrointestinali, questi ultimi sempre più comuni.
Xe causerebbe pure tosse continua e perdita di gusto e olfatto. Secondo Menichetti, contro Xe l’antivirale Monlnupiravir sarebbe il più efficace.
Menichetti: “Non c’è motivo di ritenere che Xe resista al booster”
Per quel che riguarda la resistenza al vaccino, i virologi sono d’accordo nell’affermare che la dose booster fornisca protezione anche contro la variante Xe. Menichetti ha spiegato:
Non c’è motivo di ritenere che questa sottovariante possa mettere in crisi l’effetto protettivo di chi ha ricevuto tre dosi di vaccino. Bisogna continuare a vaccinare chi non si è immunizzato e gli anziani perché non è detto che soggetti fragili e non protetti, se si infettano, alla fine riescano a cavarsela con un raffreddore.
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