venerdì, 17 Gennaio 2025
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Festa dell’Unità Nazionale, Mattarella: “Le Forze Armate hanno reso l’Italia libera e democratica”

Oggi, 4 novembre, si sono celebrate la Festa dell'Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione, ha reso omaggio alle Forze Armate e ai militari italiani in Medio Oriente e Ucraina.

Il 4 novembre, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato presso l’Altare della Patria, a Roma, per deporre, come da tradizione, una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. All’evento hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, i vertici del Parlamento e i rappresentanti dei militari della Repubblica.

Durante la celebrazione, Mattarella ha avuto premura di sottolineare il compito che le Forze Armate svolgono sul territorio nazionale, in difesa della società italiana e a tutela dei diritti di ogni cittadino. Il Presidente ha ricordato, inoltre, i militari che si trovano in missione in Medio Oriente e in Ucraina, i quali mettono a rischio la propria vita per diffondere il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Le celebrazioni

L’evento ha avuto inizio a Roma, dove Sergio Mattarella si è recato all’Altare della Patria, insieme a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa. Dopodiché, il Presidente della Repubblica si è recato in Piazza San Marco, a Venezia, luogo scelto per la cerimonio ufficiale di quest’anno. Fino agli anni Novanta, infatti, la tradizione verteva sull’apertura al pubblico di tutte le caserme d’Italia, in modo da avvicinare il popolo alle Forze Armate. Dal 2018, invece, la Festa si celebra ogni anno in una città diversa.

Mattarella ha raggiunto il Veneto insieme a Crosetto, a cui si sono aggiunti il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, e le autorità civili e militari. In Piazza San Marco si sono schierati, poi, i reparti delle Forze Armate e la banda militare. In seguito, si sono esibiti i paracadutisti e le Frecce Tricolori. Durante la cerimonia, il Ministro della Difesa ha dichiarato:

Non esiste sicurezza se si chiudono i confini e gli occhi, di fronte a cose che accadono a centinaia di chilometri di distanza.

Le Forze armate difendono le libere istituzioni, cercano di costruire la sicurezza non solo a livello nazionale ma internazionale.

Abbiamo collegato il ricordo di un evento drammatico, la fine della Guerra mondiale, al ricordo di persone vive che in questo momento sono in Libano, in Kosovo, in teatri critici, a rappresentare l’Italia e a fare un’unica cosa: difendere con ostinazione la pace, combattere e non arrendersi alla guerra.

Leggi anche: La Lega ha davvero chiesto le dimissioni di Mattarella? La risposta di Salvini

Le parole di Sergio Mattarella

In occasione delle celebrazioni della Festa dell’Unità Nazionale, il Presidente Mattarella ha inviato un messaggio al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in cui ha dichiarato:

Il 4 Novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. 

Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo.

Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale.

Il Presidente ha tenuto a evidenziare, inoltre, l’importanza del ruolo delle Forze Armate italiane sul territorio internazionale:

Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale.

un particolare pensiero ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Infine, Mattarella ha rivolto un pensiero a tutte le persone che si sono sacrificate per la Patria e a tutti coloro che garantiscono in Italia il rispetto dei valori costituzionali:

In questa giornata, il più riconoscente e commosso pensiero va a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l’Italia.

La loro memoria suona esortazione alla coscienza civile del Paese, specie alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell’impegno per la difesa dei valori della Costituzione.

Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini.

Viva le Forze Armate, viva l’Italia.

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Il perché della Festa

La Festa dell’Unità Nazionale celebra l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918 dall’Impero austro-ungarico e l’Italia. Grazie al documento, che entrò in vigore il giorno dopo la firma, il 4 novembre, furono recuperati i territori di Trento e Trieste da parte dell’Italia, decretando il completamento del processo di unificazione della nazione, iniziato in epoca risorgimentale. In questa giornata, vengono ricordati tutti coloro che hanno combattuto e sacrificato la propria vita per la Patria.

Per onorare tutti i caduti in difesa dell’Italia, il 4 novembre 1921 è stato tumulato il Milite Ignoto, nel Sacello dell’Altare della Patria, a Roma. L’anno seguente, il 23 ottobre, secondo il regio decreto n° 1354, il 4 novembre fu dichiarato Festa Nazionale. Da quel momento, ogni anno, le più Alte Cariche dello Stato si recano nei Luoghi della Memoria, per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre. Il significato del 4 novembre, quindi, non è celebrare la vittoria in una guerra ma l’aver combattuto per difendere la libertà nazionale.

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