Vladimir Luxuria fuori dal coro su Ratzinger. “È gravemente malato” aveva detto Papa Francesco qualche giorno fa commentando le condizioni di salute di Benedetto XVI. Poi, proprio ieri, la notizia della dipartita del Papa emerito, il più longevo della storia con i suoi 95 anni. Da quel momento, è stato un rincorrersi di voci che ne hanno sottolineato la grandezza, tra chi ne ha esaltato le doti di grande teologo e chi quelle di brillante intellettuale.
Ma c’è stata anche qualche voce fuori dal coro che, pur ricordando Ratzinger con rispetto, non ha mancato di evidenziare i momenti un po’ più oscuri del suo Pontificato. Una su tutti l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, che all’Adnkronos ha messo l’accento sulla chiusura totale di Benedetto XVI alla comunità lgbtq+, contriariamente ai segnali di apertura lasciati trapelare sulla questione dal suo successore Papa Francesco.
Vladimir Luxuria su Benedetto XVI: “Mi dispiace per la perdita, ma non dimentico le parole contro di noi”
Nello specifico, l’attivista e opinionista Vladimir Luxuria ha detto in merito al punto di vista di Benedetto XVI sulle coppie dello stesso sesso:
Non posso essere ipocrita e tacere i grandi contrasti che ha avuto con la comunità Lgbt con il suo pontificato. Un uomo importante, un punto di riferimento per il mondo cattolico, mi dispiace per la perdita della persona e della sofferenza.
Ma le dichiarazioni di Joseph Ratzinger sui diritti della comunità Lgbt durante il suo pontificato erano al limite dell’ossessione, su tutti i temi e le leggi che potessero favorire le nostre vite, i nostri affetti.
Sicuramente mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non posso essere ipocrita e dimenticare le ingerenze e le dichiarazioni molto forti contro di noi. Quella che mi ferì in modo più forte fu il definire l’omosessualità “socialmente pericolosa“, quella frase ha eretto il muro più grande tra noi e il Vaticano. Ha etichettato le nozze gay come “il potere antispirituale dell’Anticristo” o come “autodistruzione della società”.
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Chiesa cattolica e omosessualità: la posizione di Papa Francesco
Posizioni, quelle di Benedetto XVI sulla comunità lgbtq+, molto diverse da quanto esternato in più occasioni da Papa Francesco. “Ora mi auguro che questo dialogo dell’abbattimento dei muri e di costruire dei ponti, usando i mattoni di questi muri demoliti, possa continuare nel futuro – ha detto Vladimir Luxuria – e che non ci sia più questa lotta così aspra, pur nel rispetto delle diverse posizioni, tra la nostra comunità, il Vaticano e tutte le religioni”.
Papa Francesco, infatti, si è dimostrato, anche se nei limiti, piuttosto aperto alla discussione sul tema dell’omosessualità rispetto all’istituzione che rappresenta. Una parziale apertura, seppur timida, c’era stata da parte del Pontefice nel 2013, quando, esprimendosi sulla presunta omosessualità di un Monsignore, aveva detto che nessuno avrebbe dovuto sentirsi in diritto di giudicare una persona che ha buona volontà e cerca il signore, anche se omosessuale.
Nel 2020, all’interno del documentario “Francesco” di Evgeny Afineevsky, il Papa aveva pronunciato parole di enorme e storica importanza in merito alle unioni civili:
Le persone omosessuali hanno diritto ad essere in una famiglia, sono figli di Dio: nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo.
Ciò che dobbiamo creare è una legge per le unioni civili, in questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo.
Parole importanti, pronunciate in quell’occasione ad una coppia di uomini gay, invitata poi dal Papa a continuare a portare i loro bambini in parrocchia, al di là degli eventuali giudizi.
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