Patrick Zaky, dopo cinque mesi e mezzo di reclusione, ieri ha potuto finalmente incontrare la mamma, per la prima volta. “Sta bene” ha riferito il genitore all’organizzazione che segue il caso dello studente e che ha divulgato l’informazione sulla pagina Facebook “Patrick Libero”. Si legge:
Ha perso un po’ di peso ed era leggermente diverso, ma in generale è in buona salute.
Perché Patrick Zaky è in carcere
Lo studente egiziano, 27 anni, ricercatore all’Università di Bologna, è stato fermato lo scorso febbraio in Egitto, dove era andato per una breve vacanza, con l’accusa di “istigazione al rovesciamento del governo e della Costituzione”. In un secondo momento alla prima, si sono aggiunte le accuse di “istigazione a proteste e propaganda di terrorismo sul proprio profilo Facebook”. Da allora Zaky è detenuto in carcere. “Patrick Zaky è stato picchiato, sottoposto a elettroshock, minacciato e interrogato in merito al suo lavoro e al su attivismo”, aveva riferito fin da subito l’Eipr, l’organizzazione per i diritti personali di cui il ricercatore fa parte.
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Zaky sta bene
A luglio si era riaccesa la speranza per un possibile rilascio di Zaky che non è avvenuto. Anzi, la reclusione nel carcere di Tora è stata rinnovata di ulteriori 45 giorni. Ieri, finalmente, dopo cinque mesi e mezzo è stata autorizzata una breve visita allo studente da parte di sua madre. Sulla pagina Facebook si legge:
Sta bene. Patrick ha chiesto per quanto ancora sarà detenuto infondatamente e si è mostrato preoccupato per lo stato dei suoi studi, che spera di poter riprendere al più presto.
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