Volodymyr Zelensky, a tre anni dall’invasione russa, non rinuncerebbe a negoziati diretti con Vladimir Putin. A dirlo è lo stesso presidente ucraino durante un’intervista del giornalista britannico Piers Morgan.
Zelensky tratterà con Putin se questa è l’unica “opzione per portare la pace ai cittadini ucraini e a non perdere vite”.
Il presidente ucraino ha rivelato che ha accettato a prendere parte a una riunione con quattro partecipanti, senza, però, specificare chi fossero.
Zelensky e la posizione sulla Nato

Zelensky ha espresso il suo punto di vista in merito all’invasione russa: “Putin ha invaso l’Ucraina, perché temeva che saremmo entrati nella Nato. Ora, l’America dice che l’Ucraina non può essere accolta nella Nato. Per logica, allora, Putin se ne deve andare dal nostro paese”. Il presidente ucraino avanza anche un’altra richiesta:
Se slitterà l’ammissione dell’Ucraina alla Nato, dovranno essere restituite a Kiev le armi nucleari a cui aveva rinunciato nel 1994, dopo il crollo dell’Urss, in cambio delle disattese garanzie di sicurezza iscritte nel Mekmorandum di Budapest sottoscritto anche da Stati Uniti e Russia.
E se il processo di adesione all’Alleanza si trascinerà per anni o decenni, non per colpa dell’Ucraina, ma per colpa dei suoi partner, l’Ucraina si chiede giustamente cosa proteggerà il Paese in questo tempo, quale sostegno riceveremo?
Quali armi otterremo?
Ci daranno armi nucleari?
Ci daranno così tanti missili da poter fermare la Russia?
Quali missili possono fermare i missili nucleari della Russia?
Zelensky, quindi, ha ribadito che venga restituito l’arsenale nucleare: “Restituiteci le nostre armi nucleari, forniteci sistemi missilistici, aiutateci a finanziare un esercito, spostate le vostre truppe in quelle parti del nostro Stato dove vogliamo che la situazione sia stabile”.
Il patto tra Ucraina e America
Donald Trump, insediatosi alla Casa Bianca lo scorso 20 gennaio, intende stipulare un contratto con l’Ucraina: più aiuti in cambio di un accordo sull’export di terre rare, in particolare minerali come titanio e litio fondamentali per l’industria americana.
Lo stesso presidente USA lo aveva affermato lo scorso lunedì alla Casa Bianca: “Vogliamo fare un accordo con l’Ucraina in cui Kiev potrà assicurarsi quello che diamo loro grazie alle loro terre rare e altro. Chiediamo una garanzia”.
A tal proposito, il New York Times, dialogando con fonti vicine al presidente, ha rivelato che gli accordi sulle terre rare sono inclusi nel Piano della vittoria di Zelensky per porre fine all’invasione russa.
Il presidente ucraino, inoltre, nell’intervista con Piers Morgan si è detto pronto a ricevere “investimenti da aziende americane” nel suo Paese per estrarre le terre rare come richiesto da Trump in cambio di aiuti militari: “Vorrei che le aziende americane sviluppassero questo settore qui”.
Questa affermazione alluderebbe al fatto che c’è già stato un incontro con il presidente USA su tale questione: la trattativa è aperta e in corso.
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