Zona arancione per 9 regioni e questa volta c’è anche il Lazio. L’Rt, l’indice di trasmissione, ormai ha toccato 1,1.
Le nuove classificazioni saranno ufficializzate domani e diventeranno operative da domenica. Sabato 15 gennaio, dunque, sarebbe l’ultimo giorno in fascia gialla.
Zona arancione per 9 regioni, ecco quali sono
Già da domenica 17 gennaio saranno in vigore le nuove classificazioni secondo cui molte Regioni cambieranno colore e passaranno dalla zona gialla alla zona arancione.
Le 12 Regioni con indice Rt prossimo all’1 o superiore che rischiano la zona arancione sono: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto.
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Zona arancione per 9 regioni, cosa si può fare
Cosa cambierà nel Lazio che per la prima volta entra in zona arancione? E per tutte le altre 9 regioni in zona arancione, cosa si può fare e cosa no? Facciamo chiarezza.
- Per uscire di casa, passeggiare, fare jogging e recarsi negli esercizi commerciali aperti non ci sono limitazioni e non è richiesta l’autocertificazione.
- Mascherina sempre obbligatoria.
- Consentiti gli spostamenti tra piccoli comuni fino a 5 mila abitanti nel raggio di 30 km, ma senza la possibilità di raggiungere i capoluoghi di provincia.
- Consentito andare nelle seconde case fuori dal comune senza uscire dalla regione.
- Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie sono chiusi al pubblico ma è consentito il servizio di asporto fino alle 22.00 e la consegna al domicilio fino a orario di chiusura.
Zona arancione per 9 regioni, Speranza: “Terapie intensive sopra il 30%”
Mezza Italia diventa arancione dunque. Probabilmente a qualcuno toccherà anche il rosso. Infatti, nell’informativa in Parlamento, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto presente che i numeri sono in peggioramento:
A livello nazionale il tasso di occupazione delle terapie intensive torna ad attestarsi sopra la soglia critica del 30% e c’è un drammatico mutamento dell’indice di rischio attribuito alle Regioni:
12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso.
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