I nostri animali hanno vite molto brevi da trascorrere con noi, e ne trascorrono la maggior parte ad aspettare che torniamo a casa ogni giorno.
Con questa riflessione John Grogan in “Io e Marley” analizzava il rapporto che si instaura tra un umano e il suo compagno a 4 zampe, un’amicizia in grado di trascendere la differenza di specie. Chiunque abbia avuto un animale domestico nella vita sa bene quanto sia profondo il legame che si instaura con quella presenza silenziosa che finisce con l’essere considerata alla stregua di un familiare. E tuttavia, non sempre ci si rende conto di quanto tempo i nostri amici trascorrono in solitudine perché noi dobbiamo recarci al lavoro. Leggi anche: Kippy Evo: arriva il primo smartphone per cani e gatti
Una serie di playlist studiate per tenere compagnia agli animali
A questo proposito, Spotify, la celebre piattaforma di streaming musicale, ha deciso di dare una mano agli animali che soffrono la solitudine durante gli orari d’ufficio dei padroni. Da adesso, infatti, è possibile collegarsi alla sezione “Pets” su Spotify web per accedere a una serie di playlist elaborate dagli algoritmi della piattaforma per creare la colonna musicale adatta ai momenti in solitaria dei nostri amici a 4 zampe. Nella selezione ci sono brani di musica rilassante ma anche messaggi di rassicurazione con voci di attori, tutti selezionati sulla base delle preferenze che verranno impostate dai padroni stessi. Leggi anche:
Come funziona: basta creare il profilo caratteriale del nostro animale
Per accedere al servizio bisogna creare un profilo su misura per l’animale collegandosi all’indirizzo spotify.com/pets. Per prima cosa ci sarà da scegliere il tipo di animale domestico: cane, gatto, criceto, rettile o uccellino. Poi si potrà delinearne i tratti caratteriali ─ vivace, pigro, amichevole, solitario ─ e inserire il nome dell’animale e una sua foto. A quel punto gli algoritmi faranno il resto. Le giornate in solitaria passeranno più serenamente grazie al potere della musica. Chissà cosa ne avrebbe pensato Pavlov, magari ne avrebbe tirato fuori uno studio da rivista scientifica. Leggi anche: Colpito da ictus, torna a parlare dopo aver rivisto il suo cane di Marianna Chiuchiolo