Il sovrappeso e l’obesità colpiscono sempre più fasce della popolazione occidentale, e sono diverse le malattie associate, che ne aggravano la portata o possono esserne la causa scatenante.
Secondo l’ultimo report dell’OECD2, in materia di obesità a causa del sovrappeso gli italiani vivrebbero 2.7 anni in meno e si stima che il 76% dei casi di diabete, il 16% delle patologie cardiovascolari ed il 10% dei tumori che si svilupperanno tra il 2020 ed il 2050, saranno attribuibili al sovrappeso.
Ma la ricerca non si arresta, l’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo, e in particolare la Commissione Nutrizione, in occasione dell’Obesity Day, Giornata Mondiale dell’Obesità che si è celebrata il 4 marzo, pubblica un opuscolo in formato digitale per sensibilizzare la popolazione, fornendo uno strumento semplice e fruibile. Ripercorriamo qui le abitudini da adottare proposte.
5 abitudini da adottare per non rischiare l’obesità
In Italia l’11% della popolazione adulta è obesa. Ad essere più a rischio sono le donne e le ragazze rispetto agli uomini e i ragazzi. Nell’opuscolo della Commissione Nutrizione, supervisionato da Daniela Arduini, Presidente dell’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo, vengono fornite indicazioni utili per aiutare i soggetti ad attuare delle strategie per una sana condotta alimentare, che possono aiutare sia i soggetti obesi sia tutti gli altri per prevenire delle condizioni di sovrappeso, dannose per la salute. Riportiamo le principali indicazioni per un corretto approccio nei confronti del cibo:
- non saltare mai la colazione, è un pasto importante
- aumenta il consumo di verdura e legumi
- consuma frutta fresca e secca (nell’Antica Grecia era il cibo degli atleti)
- fai pasti regolari, compresi gli spuntini
- usa le mani per misurare le porzioni adatte: un panino quanto un pugno, una fetta di pane simile a una mano, un pugno e mezzo per i primi, come pasta, riso e cereali a chicco, ed ancora pesce e carne devono essere pari alla mano, un pugno per frutta e verdura cotta, tre pugni per insalata e due o tre dita per i formaggi
L’invito ulteriore dell’Ordine dei Biologi ai cittadini, che intendono intraprendere un percorso nutrizionale, è di rivolgersi sempre e solo a professionisti abilitati che, in Italia, sono esclusivamente Biologi, Dietisti e Medici, iscritti ai rispetti albi professionali. Specifica l’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo, a cui bisogna riconoscere il ruolo di un orientamento importante nella lotta all’obesità:
Questa è la prima di una lunga serie di iniziative per mettere in evidenza il ruolo che i Biologi hanno nella prevenzione e trattamento di sovrappeso e obesità e, più in generale di tutela, della salute sempre più in un’ottica di salute globale.
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