mercoledì, 22 Gennaio 2025
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Amadori, guerra tra fratelli e sorelle per il patrimonio di famiglia

Le sorelle Loretta e Patrizia Amadori lamentano delle disparità rispetto ai fratelli, Flavio e Denis, e per questo hanno fatto loro causa. Vediamo di cosa si tratta.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Prosegue la saga Amadori. Dopo che a gennaio Francesca, nipote del fondatore, è stata allontanata dall’azienda di famiglia, ufficialmente per assenteismo, entra in scena un’ennesima diatriba.

Le sorelle Amadori, Loretta e Patrizia, hanno mosso causa ai fratelli Flavio e Denis, che attualmente sono a capo dell’azienda di San Vittore di Cesena. La causa, depositata alla sezione imprese del tribunale di Bologna, è incentrata su un cambio di assetto societario, avvenuto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

La vicenda della nipote di Amadori invece proseguirà in tribunale il 13 dicembre, con la causa sul suo licenziamento intentata dalla stessa all’azienda. A questa si aggiungono anche le dimissioni dell’ex Ceo, Francesco Berti.

Amadori, la causa tra fratelli: quali sono le motivazioni

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Il cambio di assetto consiste nella creazione di una società, la Fda, che sta per Flavio e Denis Amadori, che controlla il 54% della ‘Francesco Spa’, capogruppo Amadori. Di fatto questa modifica fa sì che i due fratelli controllino insieme la maggioranza assoluta del gruppo.

Ciò però si scontra anche con il desiderio di Francesco, fondatore oggi novantenne, il quale aveva diviso il suo patrimonio in modo che nessuno avesse la maggioranza: 27% ciascuno ai due figli maschi e 23% ciascuno alle due sorelle. Queste ultime hanno deciso per questo di impugnare la modifica, perché ritengono che le operazioni di voto non siano avvenute in maniera limpida.

Amadori: l’azienda difende la modifica societaria

Da parte della società vi è la difesa dell’operazione, concepita positivamente come un elemento che potrà solo far bene all’azienda, “continuando il suo percorso di crescita e di sviluppo a beneficio della comunità aziendale, del territorio e degli azionisti”. Ecco il loro punto di vista, come riportato da Repubblica:

Una governance in grado di assumere le decisioni strategiche alla base dello sviluppo dell’impresa rappresenta un fattore competitivo.

Su questi principi e con questi obiettivi è stato ridefinito, già qualche tempo fa, l’assetto del gruppo Amadori.

L’operazione, per la società, non si discosterebbe dalla volontà dei fondatori, Francesco e Arnaldo Amadori:

Francesco, nel 2014, decise di affidare la maggioranza delle azioni ai due figli Flavio e Denis, da sempre impegnati in azienda, lasciando alle figlie quote di minoranza, non avendo le stesse avuto alcun ruolo operativo nella gestione dell’attività imprenditoriale.

Leggi anche: Casa di Raffaella Carrà: perché gli eredi la vendono

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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