Pensioni, cosa cambia ora? Per il mese di dicembre la cifra è valutata in base all’inflazione stimata per l’anno 2022 e sarà inclusa anche la tredicesima, che quest’anno avrà un valore maggiore, e altri bonus. Quali sono tutti gli aumenti previsti?
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Quando ci sarà il calcolo per la perequazione delle pensioni?
Il Decreto anticipi, approvato dal Governo Meloni lo scorso 16 ottobre 2023, prevedeva per molti l’anticipo del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, di norma previsto per il mese di gennaio. Ma la data, come esplicita il testo del decreto legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è stata anticipata al 1 dicembre:
Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, di cui all’articolo 24, comma 5, della legge 28 febbraio 1986, n. 41, per l’anno 2022 è anticipato al 1° dicembre 2023.
Cosa comporta questo? Per recuperare l’inflazione del 2022 ci sarà un aumento sulla pensione dello 0,8% e anche la tredicesima aumenterà della stessa percentuale.
Pensioni, tutti gli aumenti in base all’inflazione
Se l’aumento previsto si attesta del 0,8%, cosa comporta questo cambiamento? Ecco tutte le novità nel dettaglio:
- Per assegni che partono da 544 euro per arrivare fino a un massimo di 570 gli aumenti previsti sono dai 44,66 e a 46,82 euro in più
- Per assegni che partono da 750 euro per arrivare fino a 1.000 euro gli aumenti previsti sono da 66 a 88 euro
- Per assegni che partono da 1.250 o anche da 1.500 per arrivare fino a un massimo di 1.750 gli aumenti previsti sono tra 110 euro e i 154 euro
- Per assegni che partono dai 2.000 euro per arrivare fino a 2.400 gli aumenti previsti sono di 176 euro
- Per assegni che partono da 2.500 euro per arrivare fino a 2.900 gli aumenti previsti sono di 187 euro
- Per assegni che partono di 3.000 euro per arrivare fino a 3.400 gli aumenti previsti sono di 139,92 euro
- Per assegni che partono da 3.500 per arrivare fino a 4.400 gli aumenti previsti sono tra i 144 euro e 165,50 euro
- Per assegni che partono da 4.500 euro per arrivare fino a 4.900 gli aumenti previsti sono di 146,52 euro
- Per assegni che partono da 5.000 per arrivare fino 6.900 euro gli aumenti previsti sono tra i 162,80 euro e 168,96 euro
- Per assegni che partono da 7.000 gli aumenti saranno di 197,12 euro
Che cos’è il Bonus 155 euro detto anche Bonus Tredicesima?
C’è un’altra importante novità per quanto concerne le pensioni al minimo, ovvero quelle il cui importo parte da 536,74 euro, ma che per il 2023 e per gli over 75 ha come base 600 euro. Vi è un importo in più, dato dal Bonus 155 euro detto anche Bonus Tredicesima.
Si tratta di un aumento che si aggiunge alla pensione, che è pari a, precisamente, 154,94 euro, stabilito dalla legge finanziaria 2001 art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388 e riconosciuto per tutti coloro che percepiscono una pensione che non superi un tetto minimo, ovvero chi non ha superato la soglia di 7.327,38 euro nell’anno corrente.
Questo incremento spetta a chi riceve pensioni erogate da parte dell’Inps e che non ricevano agevolazioni come ad esempio assegni sociali e per i pensionati che hanno lavorato in enti creditizi e dirigenti di aziende.
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