sabato, 18 Gennaio 2025
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Guerra Russia-Ucraina, la Cina non interviene. Quali interessi ha per non farlo?

La Cina non interviene nel conflitto ma pare appoggi la Russia anziché l'Ucraina, pur essendo contraria alla morte dei civili. In ciò ci sono degli interessi?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Ci si domanda perché la Cina non interviene nella guerra Russia-Ucraina, essendo da sempre alleata della Russia. Wang Yi, ministro degli Esteri cinese, parlando della posizione assunta dalla Cina sulla guerra in Ucraina, ha dichiarato che “il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia” sulla guerra in Ucraina.

Al riguardo il ministro cinese ha utilizzato parole forti, ribadendo alcuni concetti su cui la Cina non transigerà, non volendo subire influenze esterne. Ecco le parole utilizzate da Wang Yi, come riportato dai media internazionali:

La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo.

Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro.

La Cina non interviene ma è sempre meno neutrale

cina non interviene_

La Cina non interviene nel conflitto e sembra che non intenda farlo. Il ministro cinese Wang Yi, sulla questione della guerra Russia-Ucraina ha anche affermato che:

La soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall’impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile.

Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo.

Le dichiarazioni del ministro degli Esteri giungono a poche ore da quella di Le Yucheng, suo vice, che aveva criticato l’espansione della Nato degli ultimi anni nell’est europeo. Tale espansione avrebbe “costretto all’angolo una potenza nucleare come la Russia”. Inoltre ha definito le sanzioni imposte alla Russia dai Paesi occidentali “sempre più oltraggiose”. A nulla sembrano valse le parole del presidente americano Joe Biden, il quale durante un colloquio telefonico venerdì 18 marzo con Xi Jinping, aveva parlato di “conseguenze per Pechino” nel caso avesse fornito supporto all’invasione russa in Ucraina.

La Cina non interviene, Graziosi: “Alla fine della guerra si imporrà la Cina”

La Cina non interviene nel conflitto il Ucraina. Andrea Graziosi, docente di storia contemporanea alla Federico II di Napoli, ha fornito un punto di vista interessante che mette in risalto quali possono essere i motivi che si nascondono dietro la posizione assunta dalla Russia. Ecco cosa ha detto nell’intervista ad AGI, lasciando intende che la guerra tra Russia e Ucraina alla fine favorirà la grande potenza cinese:

Alla fine della guerra si imporrà la Cina.

Pechino si avvia a diventare un centro di potere mentre l’Occidente così come lo conosciamo è al tramonto e Mosca fallirà nel tentativo di affermarsi.

Secondo Grazioli la Cina, dopo questa guerra, potrebbe essere riconosciuta come la grande potenza mondiale, di cui l’Occidente non può fare a meno di considerare nelle grandi scelte a livello mondiale.

Leggi anche: Russia, perché tra i tanti paesi europei minaccia solo l’Italia?

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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