Piera Levi Montalcini e l’esempio di sua Rita ai maturandi: “L’imperfezione? Un vantaggio”

Piera Levi Montalcini ricorda sua zia Rita e il suo Elogio dell'imperfezione, una delle tracce della prima prova di maturità: "Per lei era assolutamente un pregio. Lo sbaglio permette, a chi lo coglie, di auspicare un miglioramento".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Piera Levi Montalcini non smette di ricordare l’incredibile esempio di sua zia Rita, Premio Nobel per la Medicina nel 1986. Non solo Rita, anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha voluto omaggiarla, proponendo nella prima prova di Italiano un passo tratto dal suo Elogio dell’imperfezione.

Nella sua autobiografia, Rita Levi Montalcini celebra gli errori e gli insuccessi, che le hanno permesso di raggiungere ogni brillante risultato di cui è costellato la sua carriera. L’imperfezione, ci insegna la scienziata e neurologa italiana, è segno dell’intera umana esistenza, ben più consona della perfezione.

La traccia proposta ai maturandi del 2024 si dimostra oggi più che mai attuale e in linea con i tempi: sempre alla rincorsa per essere i più bravi, in realtà lo scopo della nostra vita è comprendere, con il tempo, in cosa abbiamo sbagliato, prendendo l’errore come un punto di inizio per la crescita personale.

Ecco cosa ha rivelato a proposito all'”AGI” della scelta del Ministero la nipote di Rita Levi Montalcini, Piera: “Un onore, e un privilegio sapere che i maturandi si sono cimentati su quel testo. Mia zia era una grande donna, studiosa e ricercatrice fuori dal comune. Dall’elogio dell’imperfezione dobbiamo cogliere la grande sfida, migliorare. […] Ci si arriva per gradi, senza fretta, con lo studio”.

Chi è Piera Levi Montalcini?

Nata Torino nel 1946, Piera Levi Montalcini è figlia di Gino e Maria Gattone. Laureata in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, dà vita con alcuni amici alla ADP s.r.l., attiva nel settore della robotica.

Presidente dell’Associazione Levi-Montalcini ed eTutorWeb, segretario dell’Associazione International Council of Human Duties (Trieste 2020), Piera Levi Montalcini cura gli archivi di famiglia e si occupa della Rete Levi-Montalcini, quindi, impegnata nella promozione dell’esempio e degli insegnamenti di sua zia Rita anche nelle scuole. Attualmente, ve ne sono più di 100 a lei dedicate.

Piera Levi Montalcini e l’importanza della formazione giovanile

Piera Levi Montalcini rivela all'”AGI” quanto sia oggi più che mai fondamentale la formazione per i ragazzi: “Credo che oggi, dovremmo rivedere la ‘fretta’ nella specializzazione, dovremmo dare molta più importanza alla formazione. Solo con una buona formazione mentale, ben abilitata al ragionamento, si possono poi unire tutti i saperi e usare il cervello nel modo giusto. Tutto il resto viene dopo”.

Piera Levi Montalcini ha invitato i giovani studenti ad avere ampie vedute sul mondo, soprattutto nell’ambito della scuola e dell’istruzione: “Le lauree italiane vanno benissimo. Poi si può andare all’estero per specializzarsi ulteriormente, a vedere cosa fanno gli altri e poi, si torna in Italia per migliorare quello che non va, come riporta mia zia nel suo Elogio dell’imperfezione. Dobbiamo andare a vedere cosa c’è di meglio e portarlo qui, metterlo a confronto“.

L’omaggio a Rita Levi Montalcini e al suo Elogio dell’imperfezione

Piera Levi Montalcini ha così ribadito a proposito di sua zia: “Sono stata davvero felice di sapere che si sono ricordati di Rita. Questo è un anno di ricordi. A breve avremo anche la moneta da due euro con la sua effige. Dobbiamo rendere omaggio a una donna che ha lavorato tanto, studiato moltissimo e pensato in modo unico“.

Rita Levi Montalcini non arresta a trasmetterci ancora oggi, a 12 anni dalla scomparsa, la sua eredità e il suo risonante messaggio, come ha sottolineato sua nipote Piera: “L’imperfezione è assolutamente un pregio ed è proprio quella che permette a chi la coglie, di auspicare un miglioramento. L’imperfezione fornisce lo stimolo per fare altro. Nella scienza, nella medicina ad esempio, aiuta a migliorare. Per mia zia, l’imperfezione era un vantaggio e mai il contrario“.

Leggi anche: Maturità 2024, cos’è l’Elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini

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