Carlo Conti si sta preparando a rivestire il ruolo di direttore artistico, nonché conduttore, per le prossime due edizioni del Festival di Sanremo. Dopo l’annuncio della Rai e commenti a caldo al TG1, Conti è stato ieri ospite di “RTL 102.5”, nella trasmissione Non Stop News.
A Enrico Galletti, Giusi Legrenzi, e Massimo Lo Nigro ha rivelato che porterà avanti il lavoro condotto da Amadeus per le scorse cinque edizioni: “Amadeus ha fatto un grandissimo lavoro, straordinario, crescendo di anno in anno sia dal punto di vista musicale che di ascolti. Io cercherò di continuare quel lavoro“.
Ha svelato, inoltre, quali sono le sue prime impressioni: “Dopo Amadeus? Non ho nessuna ansia. Sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare niente, né a me stesso, né al pubblico, né all’azienda”.
A Carlo Conti interessa la Musica, che sarà ogni anno la protagonista sul palco dell’Ariston: “Se farò meno di Amadeus non importa, non è solo una questione di share. Ma cercherò di fare un buon prodotto e un buon servizio alla discografia, questo è quello che mi interessa. Non è importante se farò meno in termini di share, altrimenti dopo i grandi festival di Baudo avremmo dovuto chiudere Sanremo“.
Carlo Conti, il Festival di Sanremo e l’Ariston
Carlo Conti ha ribadito, come già affermato al TG1, perché ha deciso di tornare sul palco dell’Ariston: “Abbiamo ufficializzato qualcosa che era nell’aria già da un po’. Stavamo ragionando con l’azienda e abbiamo trovato un punto d’incontro. Ho poi sentito un grande affetto intorno alla mia candidatura da parte di tutta l’azienda, dai vertici alle maestranze. Quindi mi sono detto, ‘Torniamo sul luogo del delitto, i Conti tornano'”.
Il conduttore e direttore artistico lo ha ribadito: “Sanremo è Sanremo” e spegne le polemiche sorte lo scorso anno in merito all’Ariston che secondo gli addetti ai lavori sarebbe inadatto per ospitare una kermesse di così grande risonanza: “Il luogo del Festival? Va bene l’Ariston. È un appuntamento fisso. Credo che sia più importante come si fa e le canzoni che ci sono, piuttosto che il luogo dove si fa”.
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Il regolamento e i conduttori
Carlo Conti non vuole prendersi nessun merito per i Festival che ha condotto prima di Amadeus: “Molti dicono che il processo di svecchiamento di Sanremo l’ho iniziato io. Nel 2017, sul podio c’erano Ermal Meta, Gabbani e Mannoia, ma l’unica medaglietta che mi metto è che dai miei festival sono partiti Mahmood, Irama, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo“.
Musica, Musica, ancora Musica e le canzoni giuste, Carlo Conti ha svelato qualche dettaglio in più anche in merito al regolamento e ai conduttori al suo fianco: “La cosa più importante è scegliere le canzoni giuste, perché le canzoni devono poi arricchire le programmazioni radiofoniche ed essere al passo con i tempi. Il mio dubbio era di avere l’orecchio musicale pronto dopo sette anni. Il regolamento e i conduttori? È ancora presto, non ci ho ancora messo la testa. Tutto si è concretizzato nell’ultima settimana“.
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