Conosciamo Miriam Candurro per l’interpretazione di Serena Cirillo nella serie tv “Un Posto al sole”, anche se la giovane donna ha all’attivo diverse esperienze come attrice e una carriera ultra decennale. È anche scrittrice di successo, sposa e mamma di due bimbi.
Miriam Candurro, la biografia
Miriam nasce a Napoli, il 10 ottobre 1980. Dopo il conseguimento della maturità, presso il Liceo Classico Giuseppe Garibaldi, si laurea in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Come gran parte dei napoletani è un’appassionata di recitazione. Esordisce come attrice nel 2004 nel film “Certi bambini“, vincitore di tre David di Donatello. In quest’occasione per la sua interpretazione riceve il Premio Domenico Rea, come miglior attrice esordiente. Si apre così per lei una serie di possibilità lavorative. Partecipa a diverse fiction italiane: Don Matteo 5, La Squadra 7, Capri. Il successo però arriva con l’interpretazione di Serena Cirillo nella soap di Rai 3 “Un posto al sole“.
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Miriam Candurro, sposa e mamma felice
Miriam è sposata con un avvocato napoletano, di nome Mauro. I due sono genitori di due bambini: Vittoria nata nel 2010 e Fabrizio nel 2011. Mauro Tornincasa è più grande di Miriam di quattro anni, svolge la professione di avvocato a Napoli, dove ha un suo studio.
Miriam Candurro e la passione per la scrittura
Con un diploma e una laurea in lettere classiche non ci stupisce che Miriam si sia cimentata anche nella scrittura. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo “Vorrei che fosse già domani“. Inoltre scrive articoli per diverse testate giornalistiche online. In un’intervista per actalibera, in riferimento al libro da lei scritto, alla domanda se anche lei vivesse pensando al futuro o fosse legata al presente, Miriam risponde così:
Il titolo del romanzo trasmette un senso di positività. in realtà io vivo alla giornata e mi piace vivere in maniera più “slow”, però fondamentalmente vivo la giornata proiettata sempre verso il futuro e verso quello che può succedere. Sono molto aperta nei confronti di quello che la vita ti può riservare, nel bene e ovviamente anche nel male, anche se poi cerco di prendere il buono di ciò che accade.
il titolo del libro in ogni caso mi rispecchia molto proprio perchè rappresenta questa attesa “attiva” verso ciò che può succedere.
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