Silvio Campara è stato visto al fianco di Chiara Ferragni. L’indiscrezione è stata lanciata qualche giorno già da “Dagospia” ed è stata poi rilanciata oggi dal settimanale “Chi”. Il 45enne è un imprenditore, meglio noto per essere il CEO di Golden Goose, brand veneziano che produce sneakers di lusso. Vediamo ora meglio chi è.
Chi è Silvio Campara?
Silvio Campara, come riporta il “Corriere del Veneto” è nato nel 1979 a Lugagnano di Sona, in provincia di Verona, in una famiglia di artigiani edili. Si è laureato in Economia presso l’Università Bocconi di Milano ed è subito dopo entrato nel mondo della moda. Ha lavorato come modello e commesso da Alexander McQueen e poi come commerciale di Giorgio Armani.
Nel 2013 è entrato a far parte dell’azienda Golden Goose, fondata da Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo, di cui è divenuto CEO nel 2018. Uno dei meriti di Silvio Campara è aver registrato 266 milioni di fatturato nel 2020 mentre sono stati 587 nel 2023.
In questi ultimi giorni, inoltre, il nome di Silvio Campara è balzato agli onori della cronaca, in quanto visto assieme a Chiara Ferragni, già fotografato al suo fianco il mese scorso al Bagno Piero mentre conversavano sulla spiaggia.
Golden Goose e l’approdo in Borsa rimandato
Non solo per la vicinanza a Chiara Ferragni, il nome di Silvio Campara ha iniziato a esser letto e sentito molto più spesso per l’IPO annunciata dalla Golden Goose e poi, però, bloccata dalla stessa società, che capitalizzerebbe 1,8 miliardi di euro.
L’approdo in Borsa, infatti, avrebbe dovuto esserci lo scorso 21 giugno, poi rimandato a causa “della volatilità del mercato europeo”. Ecco cosa ha dichiarato più nel dettaglio in una nota ufficiale la società veneziana:
Il significativo deterioramento delle condizioni di mercato a seguito delle elezioni del Parlamento Europeo di questo mese e l’indizione di elezioni generali in Francia hanno avuto un impatto sulla performance dei mercati europei e, in particolare, sul settore del lusso.
In questo contesto, l’attività di Golden Goose continua a registrare buoni risultati.
Il management e gli azionisti sono sempre stati determinati a garantire una Ipo di successo per tutte le parti interessate, con prestazioni aftermarket forti e sostenibili, e ritengono che l’attuale contesto di mercato non sia l’ambiente giusto per quotare la società.
Golden Goose ha poi aggiunto: “Una IPO sarà poi rivalutata a tempo debito”.
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