Addio a Nadia Cassini, uno dei volti noti della commedia sexy all’italiana degli anni Settanta, celebre per la sua interpretazione da protagonista nel film L’insegnante balla… con tutta la classe. Dopo una carriera di grandi successi, Cassini si è ritirata a vita privata in Calabria, dove ha passato gli ultimi momenti con il marito Giuseppe Surfaro.
L’attrice, malata da tempo, dopo il ritiro dalle scene alla fine degli anni Ottanta ha dovuto affrontare una serie di situazioni turbolente, come un intervento chirurgico finito male oppure un incidente stradale. Vediamo nel dettaglio chi era Nadia Cassini.
Vita di Nadia Cassini

Nadia Cassini è nata a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949. Il vero nome era Gianna Lou Muller, figlia di artisti dello stile teatrale francese vaudeville. Il padre, Harrison Muller, era tedesco mentre la madre, Patricia Noto, di origini italiane. L’attrice è arrivata in Italia nel 1968, insieme al primo marito, il conte Igor Cassini Loiewski, dal quale ha preso il cognome d’arte.
Dopo la fine del matrimonio con quest’ultimo, Nadia si è trasferita a Londra, dove ha sposato l’attore greco Yorgo Voyagis e ha dato alla luce la figlia Kassandra. Nonostante avesse già fatto alcune apparizioni cinematografiche, la svolta nella carriera di Cassini è avvenuta con il ritorno in Italia, nel 1979.
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Carriera di Nadia Cassini
La carriera di Nadia Cassini nel mondo della cinematografia è iniziata nel 1970, con le apparizione nei film Il divorzio di Romolo Guerriero e Il dio serpente di Piero Vivarelli. Attraverso quest’ultima opera, l’attrice ha conquistato il pubblico con la propria sensualità. Il successo, però, è arrivato nel 1979, con L’insegnante balla… con tutta la classe di Giuliano Carnimeo, dove ricopre il ruolo di protagonista. Sono seguiti, poi, altri titoli come L’infermiera nella corsia dei militari, La dottoressa ci sta col colonnello e Giovani, belle… probabilmente ricche.
Tra gli attori con cui ha lavorato si ricordano Lino Banfi, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Renzo Montagnani, Lando Buzzanca. Dopo l’inizio di una carriera nella quale ha rappresentato un’icona dell’immaginario cinematografico erotico italiano, Cassini si è dedicata alla televisione. L’attrice ha partecipato, infatti, a programmi come Premiatissima, Drive In, Ridiamoci sopra e Risatissima. In questo modo è diventata emblema della sensualità anche nella televisione privata di Silvio Berlusconi. Nonostante ciò, questo spaccato della sua carriera è durato poco, probabilmente a causa della poca padronanza dell’italiano da parte dell’attrice. Oltre ai film, Nadia Cassini si è dedicata anche all’incisione di alcune canzoni, prevalentemente ballate lente accompagnate da assoli di sax.
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L’incidente e la vita turbolenta
Il ritiro dalle scene italiane è avvenuto negli anni Ottanta, quando l’attrice ha iniziato a lavorare presso la televisione francese. Nel 1987 ha fatto rientro negli Stati Uniti per motivi personali, il che ha segnato la sparizione definitiva di Nadia dagli schermi. Ciò è stato causato dalla rottura del contratto con Fininvest e da un intervento di chirurgia plastica al naso mal riuscito. L’operazione, infatti, le ha causato ustioni di terzo grado su tutto il viso e l’amputazione id parte del padiglione auricolare destro.
Durante la sua vita, Nadia ha affrontato una lunga battaglia contro la dipendenza da alcol e droghe, ottenendo esiti positivi nel 2009. Nello stesso anno è stata vittima di uno stalker violento, dal quale ha ricevuto anche delle aggressioni fisiche, ed è stata coinvolta in un grave incidente d’auto. La vettura su cui viaggiava, infatti, è finita fuori strada e Cassini ha riportato numerose fratture.
Il ritiro in Calabria
Dagli anni Novanta, Nadia Cassini viveva a Reggio Calabria, dove aveva sposato il mercante d’arte Giuseppe Surfaro. L’attrice ha trascorso proprio con lui gli ultimi momenti di vita, dopo una lunga malattia che l’ha portata via il 18 marzo scorso.
A ricordarla è stata la figlia Kassandra Voyagis, che ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto insieme alla madre, risalente alla scorsa estate. Questa è la didascalia dello scatto: “Riposa in pace mamma, il dolore e la tristezza sono insopportabili. Sono qui con te per il tuo ultimo viaggio, la nostra ultima foto insieme quest’estate“.