Verrà oggi presentato alla 77esima edizione del Festival di Cannes il nuovo film di Paolo Sorrentino. Parthenope, che si sviluppa in un arco di tempo compreso tra gli anni ’50 e i giorni nostri, è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures di Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent Productions, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé.
In concorso per la Palma d’Oro a Cannes, Parthenope debutterà nei cinema italiani a partire dal prossimo autunno, distribuita dalla neonata società PiperFilm. Inoltre, come affermato dallo stesso regista e sceneggiatore Sorrentino sui suoi profili social, la pellicola sbarcherà in Nord America grazie alla collaborazione con la casa di produzione newyorkese A24.
Leggi anche: Festival di Cannes, in gara Paolo Sorrentino e un film ispirato alla vita di Mastroianni
Chi è Parthenope, protagonista del film presentato oggi al Festival di Cannes?
Paolo Sorrentino ha presentato così il film, in vista della sua candidatura per la Palma d’Oro a Cannes: “Parthenope incarna l’intero repertorio dell’esistenza umana, la spensieratezza della giovinezza e la sua fine, la bellezza classica e le sue inesorabili permutazioni, amori inutili e impossibili, flirt stantii e passione vertiginosa, baci notturni a Capri, lampi di gioia e sofferenze persistenti, padri veri e inventati, finali e nuovi inizi”.
Inoltre, in un’intervista a “Variety” il regista e sceneggiatore ha rivelato di aver scelto l’esordiente Celeste Della Porta e Stefania Sandrelli, quest’ultima per un motivo ben preciso: “Conserva ancora quel dolore imperscrutabile che si prova da adolescenti e che ebbe in quel film ― La conoscevo bene (1965) ― e che probabilmente ebbe anche come persona e che ha ancora adesso”.
La lettera d’amore di Paolo Sorrentino per Napoli
Paolo Sorrentino lo ha rivelato chiaramente, Parthenope è una lettera d’amore a Napoli, così come ha già fatto in passato con il film È stata la mano di Dio. Anche in quest’altra pellicola il regista e lo sceneggiatore ha voluto concentrarsi sulla sua giovinezza mancata, ma ha invertito il suo punto di vista: “Nel pensare a un eroe moderno, mi è venuto naturale che fosse un’eroina, non un uomo“.
In merito a questo punto ha voluto approfondire la sua posizione: “Come tutti i registi faccio sempre i conti con quanti film ho dentro di me. E pensando a quali film mi restavano da fare, a partire da È stata la mano di Dio, ho cominciato a scegliere quelli che puntavano all’essenza di ciò che mi interessa […] Mi interessava descrivere la mia giovinezza, e ho continuato con quest’altra cosa che è parlare della mia giovinezza mancata, una giovinezza sognata, più che vissuta”.
Parthenope è il primo titolo di PiperFilm
Come accennato in precedenza, PiperFilm è una nuova società di distribuzione, il cui primo titolo è proprio Parthenope. Ecco cosa si legge in una nota ufficiale, come riporta “ANSA”:
PiperFilm è una società che punta ad un nuovo modello di distribuzione su misura e si basa su un network di partner tra i più grandi player del mercato nazionale e internazionale, sia di produzione che di diffusione dei contenuti, che le consentiranno di affrontare questa sfida con grande solidità garantendo un immediato posizionamento sul mercato.
I film di PiperFilm seguiranno una filiera distributiva solida e totalmente innovativa.
Il Dipartimento Sales di Warner Bros. Entertainment Italia curerà la distribuzione operativa nelle sale cinematografiche, Netflix avrà la prima finestra post-theatrical in esclusiva.
Leggi anche: Pierfrancesco Favino giudice al Festival di Cannes: “I film parlano alla parte migliore delle persone”