Il giornalista, conduttore televisivo ed ex direttore di Rai 3 Franco Di Mare ha rivelato la scorsa domenica da Fabio Fazio di essere affetto da un mesotelioma, trattasi di una forma di tumore molto aggressiva, dovuto alla sua attività e le missioni di inviato di guerra all’estero: “Il mesotelioma è causato dall’aver respirato le particelle di amianto presenti nell’aria, una malattia che può avere un’incubazione lunghissima, fino a 30 anni, e quando si manifesta è troppo tardi, non si guarisce anche se la scienza va sempre avanti. Da inviato di guerra ho respirato amianto, sono sereno e non mollo“.
Da molti anni Franco Di Mare sta combattendo per cercare di ottenere dalla Rai lo stato di servizio, la certificazione dei suoi dossier effettuati nei vari Paesi del mondo, in modo tale da ricostruire l’intera vicenda per poter poi richiedere i danni.
Attualmente, stando alle sue parole, la pratica avrebbe oltrepassato la fase che compete all’azienda presso cui ha prestato a lungo servizio, ma si è fermata all’INAIL, e non può essere, così, accertato, il collegamento tra la forma di tumore e il suo lavoro.
Il giornalista e conduttore TV, durante la puntata di Che Tempo Che Fa, si è lamentato per il comportamento degli ex vertici Rai, dileguatesi dopo la notizia del suo tumore. Ora, però, l’AD Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi in una nota ufficiale hanno così dichiarato: “L’ad della Rai e il dg esprimono tutta la propria vicinanza umana”.
Franco Di Mare a Che Tempo Che Fa da Fazio
Franco Di Mare ha spiegato a Fazio che il mesotelioma si prende “tramite la respirazione di parcelle di amianto, senza rendersene conto”. E dopo aver informato i vertici Rai delle sue condizioni di salute, “tutti i gruppi dirigenti, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora si sono dileguati. Posso capire che esistano delle ragioni di ordine legale, sindacale, ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, i posti in cui sono stato, così potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare… sono spariti tutti”.
Franco Di Mare, però, è rimasto amareggiato per un altro motivo: “Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possono esistere ragioni legali o sindacali, quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano. Persone a cui parlavo dando del tu, perché ero un dirigente Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me. Come se fossi un questuante. Io davanti a un atteggiamento del genere trovo un solo aggettivo, ripugnante”.
Il commento dei vertici Rai
A seguito della rivelazione di Franco Di Mare gli attuali vertici Rai hanno spiegato di essere venuti solo ieri a conoscenza della “drammatica vicenda di Franco Di Mare” e assicurano, in una nota ufficiale, “la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto“.
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