La Storia, uno dei più noti e apprezzati romanzi di Elsa Morante è diventata una serie TV, a opera di Francesca Archibugi. Scritta dalla stessa regista, Ilaria Macchia, Giulia Calenda e Francesco Piccolo, ha debuttato ieri sera in prima serata su Rai 1 e saranno 4 le puntate di cui è composta.
La vicenda prende inizio nel 1938 fino a giungere al 1947, percorrendo tutto l’arco della Seconda guerra mondiale e il dopoguerra, filtrata dagli occhi di Ida Ramundo. La protagonista, interpretata da Jasmine Trinca, ci racconta la sua quotidianità insieme ai suoi figli Nino e Useppe, un percorso talvolta tortuoso, chiamato vita, attraverso i due sentimenti del dolore e della speranza. Il cast è composto anche da Asia Argento, Elio Germano, Valerio Mastrandrea, Mattia Basciano e Francesco Zenga.
Di cosa parla La Storia, serie TV tratta dal romanzo di Elsa Morante?
Nel 1974 Elsa Morante ci regala La Storia, un capolavoro annoverato tra i 100 migliori libri del mondo. Amato e spesso stroncato, anche da Pasolini, è una storia complessa, con una trama intrecciata che risuona forte tutt’oggi, richiamando in causa i diritti delle donne.
La Storia è ambientata a Roma, nel quartiere San Lorenzo. Ida Ramundo è una maestra elementare, vedova e con un figlio adolescente, Nino. La protagonista, nel corso della vicenda, rimane incinta, dopo essere stata violentata da un soldato tedesco, Gunther, e nasconde dentro di sé un segreto: ha origini ebraiche e ha paura che possano essere scoperte.
Ida partorirà poi Giuseppe, che verrà soprannominato Useppe dal fratello Nino. Ma il lieto evento sarà sconvolto dall’arrivo imminente della guerra: il figlio maggiore di Ida parte per il fronte, la protagonista si troverà da sola con il piccolo appena nato e dovrà sfuggire a Pietralata, dopo che la sua casa è stata distrutta in seguito a un bombardamento. La vita diventa un viaggio in cui l’unico imperativo è sopravvivere per non soccombere.
Cosa ha detto Jasmine Trinca a proposito del suo personaggio?
Jasmine Trinca ad “Amica” ha rivelato che La Storia è stata “l’occasione che aspettavo da una vita”, per molteplici motivi:
Per me Elsa Morante è un nume tutelare, mia figlia porta il suo nome, proprio in suo omaggio.
Sono nata a Testaccio, dove è ambientata gran parte della trama.
Poter raccontare la grande storia da un punto di vista femminile è stata un’enorme opportunità.
In questi ultimi sei mesi Jasmine Trinca è entrata profondamente dentro il personaggio di Elsa Morante, vivendo e soffrendo con lei:
Ida aveva un modo di sentire che non passava dall’intelletto ma dal suo corpo, come dice Elsa Morante, e lo stesso è stato per me.
È come se fosse in un triste luna park, ma tutti coloro che hanno preso parte a questo film sono una tappa della sua esistenza, di un racconto che non è mai individuale, ma ci riguarda tutti.
Ida sente la paura di stare al mondo, ma allo stesso tempo nasconde e racchiude dentro di sé una grandissima forza, perché proprio dentro di sé porta l’epica degli ultimi, a cui la scrittrice ha sempre guardato con sconfinato amore.
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