In un periodo in cui la società è ostaggio di un virus ancora in circolazione e particolarmente aggressivo, che in questi ultimi mesi ha fatto una vera e propria strage di nonni, arriva da Lino Banfi un gesto di generosità culinaria. Il Nonno Libero della fortunata serie televisiva italiana Un medico in Famiglia ha messo a disposizione dei più bisognosi il suo ristorante romano, oggi chiuso per Covid.
Dalla Puglia, le orecchiette arrivano in Vaticano
Lino Banfi ha donato cento chili di orecchiette ai poveri del Vaticano. Da anni, infatti, il noto attore pugliese ha aperto un ristorante nel quartiere Prati di Roma, specializzato nella cucina tipica della sua terra. Le orecchiette, arrivate direttamente da Barletta, sono state consegnate all’Elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, il quale provvederà a distribuire gli aiuti ai senzatetto della capitale. Banfi ha spiegato che:
Il centro di Roma è pieno zeppo di senzatetto che prima del coronavirus vivevano grazie all’aiuto dei ristoranti. Ora sono chiusi, si vedono immagini che addolorano. Ho pensato che ancora di più adesso, con la crisi, è sacrosanto aiutare.
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Banfi, generoso da sempre
Il nonno d’Italia, al secolo Pasquale Zagaria, non è nuovo a gesti di bontà e da sempre sostiene gli homeless e i poveri che ogni giorno bussavano ai ristoranti della zona per chiedere aiuto. Nei prossimi giorni sarà impegnato nell’emergenza coronavirus con uno spot per il Ministero della Salute.
Con le orecchiette non manca il sugo
Nonostante la serietà della vicenda, con Lino Banfi ci sta il tocco di leggerezza:
Tra i cinquecento vasetti di sugo che serviranno a condire le orecchiette, c’è pure il sugo “alla porca puttena”, una vera ghiottoneria piccante col peperoncino. Ne vanno ghiotte anche le suore quando vengono qui.
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