La madre di Blanco, Paola Lazzari, è intervenuta in difesa del figlio. La donna ha detto la sua a seguito della notizia del fascicolo aperto dalla Procura di Imperia dopo l’esibizione del cantante al Festival di Sanremo, con annessa distruzione dei fiori.
Nello specifico, Paola Lazzari ha parlato ai microfoni de La vita in diretta, difendendo il figlio da un provvedimento considerato eccessivo e sottolineando come il giovane sia rimasto molto provato dalla notizia dell’indagine aperta a suo carico.
La madre di Blanco: “Distrutto psicologicamente, provvedimento fuori luogo”
La notizia dell’apertura dell’indagine per danneggiamento da parte della Procura di Imperia ai danni del cantante bresciano è arrivata ieri. La madre di Blanco, raggiunta dai microfoni della trasmissione condotta da Alberto Matano, ha detto in merito:
Trovo fuori luogo questa cosa. Ci sono problemi più importanti da affrontare ma non voglio dire altro in questo momento. È sempre un ragazzo di 20 anni che, come tutti, ha le sue pecche ma arrivare a questo vuol dire distruggere una persona psicologicamente. Siamo arrivati all’estremo.
Come può prenderla un ragazzo che si sente accusato di una cosa del genere? Non era nelle sue intenzioni, come ha già spiegato quando si è scusato, offendere nessuno. Il discorso era concordato, attaccarsi a queste cose è pesante.
Rispetto alla denuncia, non abbiamo ricevuto niente. Che la performance di mio figlio non sia piaciuta è un altro paio di maniche. Non è riuscita, non è riuscito a fare quello che doveva fare.
D’altronde, la preoccupazione della madre di Blanco è più che comprensibile. Il reato di danneggiamento, di cui il cantante è accusato, prevede dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione. Ma il Codice Penale aggiunge che la pena in questione sale a un periodo tra i 3 e i 5 anni di reclusione se il reato avviene “in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico”, come nel caso di Blanco.
La madre di Blanco difende il figlio. La segnalazione del Codacons
Secondo la madre di Blanco, la distruzione delle rose allestite sul palco dell’Ariston era un fatto concordato, mentre Amadeus, a seguito di quanto accaduto, aveva dichiarato che il cantante avrebbe dovuto rotolarsi fra i fiori, non distruggerli.
In ogni caso, l’intervento della Procura di Imperia è nato a seguito della segnalazione del Codacons, che aveva depositato un formale esposto con tale motivazione: “Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati“.
L’associazione dei consumatori aveva spiegato: “L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che ‘Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni“.
Senza contare il danno economico ai cittadini: “La scenografia dell’Ariston – spiegava il Codacons – è pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire“.
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