Massimo Taramasco è un docente di Elettronica in un Itis di Savona e si definisce insegnante di “Ingegneria dell’Amore” su YouTube. La Guardia di Finanza gli ha contestato di aver avviato la sua attività di divulgatore sul web senza aver avvisato la scuola dove lavora.
L’uomo, originario della Liguria, è seguito su YouTube da oltre 400 mila followers, e risulta abbia pubblicato più di 37 mila video sui canali da lui gestiti, con visualizzazioni da record, sino 168 milioni.
Massimo Taramasco, cosa faceva su Youtube e sui social
Massimo Tamarasco, oltre ad essere insegnante, da dieci anni ha avviato una vera e propria attività su YouTube con diversi canali, attraverso i quali avrebbe guadagnato 360.000 euro. I compensi sarebbero arrivati una volta raggiunto un certo numero di follower.
Nei video però l’insegnante non parla di elettronica bensì di “Ingegneria dell’amore”. Vengono rivelate le strategie, le tecniche e gli schemi da riconoscere nelle relazioni. I video con maggiori visualizzazioni sono stati: Chi ti ama davvero fa queste 3 cose, Strategia micidiale per fargli sentire la tua mancanza e Come capire se ti ama, ti vuole bene o ti usa.
Perché è stato contestato
Secondo la legge 165 Massimo Taramasco avrebbe dovuto avvertire la scuola dove lavora rispetto all’attività parallela avviata e ricevere dalla stessa un’autorizzazione. Questo però non è accaduto, di conseguenza la Guardia di Finanza gli contesta di non aver comunicato di condurre a tempo pieno una seconda attività.
In seguito ad alcuni accertamenti sarebbero 360 mila euro i compensi indebitamente percepiti derivanti dalla remunerazione per i servizi resi sulla piattaforma YouTube, anche attraverso l’interposizione di una società creata ad hoc e amministrata di fatto dallo stesso Taramasco.
I finanzieri hanno inoltrato il rapporto-denuncia alla Procura regionale presso la Corte dei Conti della Liguria, dei compensi derivanti dal doppio lavoro, opportunamente accertati. Ora si attende solo la sentenza del giudice.
Come si è difeso Massimo Taramasco: “Mai assente a scuola”
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Massimo Taramasco, come riportato in un’intervista a Fanpage, ha dichiarato di non aver sottratto nulla alla scuola e di aver pagato tutte le tasse, anche quelle provenienti dagli introiti di YouTube:
A scuola ho fatto assenze solo per il Covid: sono stato via cinque giorni. Non ho provocato danni a nessuno.
Stiamo parlando di una normativa obsoleta, scritta quando YouTube nemmeno esisteva.
Il professore auspica si possa far luce sulle modalità di utilizzo di Youtube, che quando è stata scritta la legge 165 ancora non c’era. Sostiene ci sia un vuoto legislativo. Poi fa mea culpa:
Le imposte le ho pagate tutte. Anche quelle da YouTube.
Io non conoscevo nemmeno questa norma di cui parla la Finanza, mea culpa, non mi hanno consigliato bene, ma non ho evaso neppure un euro.
Per Massimo Taramasco un insegnante può anche essere divulgatore, proprio come Roberto Vecchioni, cantante e insegnante nella scuola pubblica, sottolineando che “se diventa un problema per un insegnante fare video allora siamo ben oltre lo Stato di polizia“.
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