Lo scrittore e alpinista Mauro Corona si è raccontato al “Corriere della Sera” dalla sua infanzia fino al successo di pubblico in TV. In particolare, ha voluto ricordare il rapporto che aveva con suo padre: “Fui partorito a Baselga di Piné sul carretto dei miei, venditori ambulanti friulani. A piedi, andavano a piazzare mestoli e ciotole in legno fino a Genova, porta a porta. Mio padre? Mandò in coma mia madre tre volte. Finché lei scappò di casa. Avevo 6 anni, mio fratello 5, l’ultimo nato quattro mesi. La rividi che ero tredicenne”.
Da bambino ha spesso sofferto la fame: “Avevamo solo una capra e una mucca. Il poco cibo era tenuto sotto chiave. Allora con mia nonna, che aveva già più di 80 anni, andavamo a piedi da Erto a Cellino. Mi mandava nelle case a chiedere l’elemosina. Io mi vergognavo, ma il pellegrinaggio del bisogno mi ha formato più delle scalate“.
In merito al suo successo in TV, con il programma È sempre Cartabianca, ha così dichiarato: “La Bianchina ha capito subito che sono un tipo picaresco e mi ha fatto un contrattino”. Ma a Mauro Corona non interessa affatto il denaro: “Non mi servono i soldi. Vado lì per dare la voce a chi non ce l’ha”.
Mauro Corona e il rapporto con la natura
Mauro Corona compirà 74 anni il prossimo 9 agosto, nato nello stesso giorno di Enzo Biagi e di Romano Prodi, politico che voterebbe oggi. Corona, però, è un uomo delle montagne cresciuto in mezzo ai pascoli e alla neve, autodefinendosi come il Don Chisciotte del Nordest: “Appartengo alla natura. Mi aderisce come una garza. Walt Whitman diceva ‘Conosco il metodo per fare gli uomini migliori, vivere all’aria aperta, mangiare e dormire con la terra'”.
Sebbene sia stato processato quindici volte per bracconaggio, Corona è diventato ora animalista: “Ora vivo con il cane Kurt, perché è corto, e il gatto Dalton, dal nome dei fuorilegge ottocenteschi del Missouri. Ho un caratteraccio, anche un po’ vile. Ho bisogno di confessarmi con gente che non mi giudichi. Quando rincaso alticcio, Kurt e Dalton mi osservano in un modo diverso, so che mi capiscono”.
Corona e quella lite poi risolta con Bianca Berlinguer
Mauro Corona guarda la TV giorno e notte, specialmente sport e documentari, ed è proprio sul piccolo schermo che lo scrittore e alpinista viene ammirato, seguito ed è apprezzato dal pubblico.
Al “Corriere della Sera”, però, ha anche ricordato di quella volta in cui vi è stata una lite con Bianca Berlinguer nel suo programma in cui le aveva rivelato: “Stia zitta una buona volta, gallina”. Tali affermazioni gli sono costati l’addio a Cartabianca, voluto dal direttore di Rai 3, Franco Di Mare: “Fu un malinteso. Volevo chiedere scusa a un albergatore di Bagno Vignoni. Lei la scambiò per una marchetta. Quella sera avevo bevuto. Penso di aver pagato. Mi fece fuori Franco Di Mare, direttore di Rai 3. Tornai a Cartabianca grazie al nuovo AD, Carlo Fuortes”.
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