“Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino”, arriva la serie in otto puntate che racconta la storia vera di Christiane Vera Felscherinow, nota con lo pseudonimo di Christiane F., e del suo gruppo del Bahnhof Zoo, attivo presso la stazione dei treni berlinese.
La vicenda è stata narrata prima nel famoso best seller del 1978 da Christian stessa insieme a due giornalisti. Si tratta di un racconto autobiografico sulla vita movimentata della ragazza, che ha destato parecchio scalpore in quegli anni.
Del 1981 è il film omonimo, del regista Uli Eden e con la colonna sonora di David Bowie, che come il libro ha ottenuto un notevole successo in tutto il mondo.
“Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino”, la serie Tv
La serie “Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino” è una moderna reinterpretazione del famoso best seller. Il libro e il film essendo abbastanza crudi rischiavano di non essere tenuti in considerazione dalle moderne generazioni.
La serie sarà l’occasione per riattualizzare questa vicenda, con il rischio certo che perda di veridicità. In una video intervista una delle protagoniste, Lena Urzendowsky, ha rivelato:
Credo che sia importante guardare la serie insieme ai propri genitori. Del resto questo è un tema molto duro, difficile.
È necessario parlarne. I ragazzi della serie non riescono a farlo con le famiglie e vengono dunque lasciati soli con i loro problemi, con la loro dipendenza.
“Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino”, la trama del libro
Il libro è una storia di formazione e perdita dell’innocenza. Inizialmente concepito come un libro-inchiesta perché realizzato sotto forma di interviste da parte dei giornalisti del settimanale Stern, Kai Hermann e Horst Rieck, a Christiane Vera Felscherinow, si trasforma in una storia autobiografica.
La vicenda inizia quando Christiane, all’età di sei anni, si trasferisce dalla campagna di Amburgo al sobborgo berlinese di Gropiusstadt. Vengono raccontati gli anni difficili dell’infanzia, caratterizzati dalla figura di un padre violento e della separazione dei genitori.
E poi gli anni dell’adolescenza, segnati dalla tossicodipendenza e dalla prostituzione. Dalla prime droghe consumate nell’oratorio protestante di Gropiusstadt alla frequentazione della discoteca Sound, situata in una zona nota per essere teatro di spaccio d’eroina e prostituzione. Alla giovane protagonista si affiancano Stella, Babsi, Benno, Michi e Axel, che oltre ad essere compagni della stessa scuola nella periferia di Berlino, frequentano gli stessi club e lo stesso ambiente.
La parabola discendente di Christiane, accompagnata dalla continua ricerca di una dose di eroina, culmina con una condanna per detenzione di droga e ricettazione, che però decade a motivo dell’età della ragazza, non ancora diciottenne.
Nel film viene ripresentata la storia ma mancano le profonde riflessioni di Christiane sulla società dell’epoca, che invece si trovano nel libro.
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