Piero Angela è sempre tra noi, anche se ci ha lasciato un anno fa, con i suoi modi gentili e con il suo modo di spiegare il mondo della conoscenza e i suoi segreti in modo semplice, avvincente e appassionante. Cronista radiofonico, divulgatore e giornalista: è stato lui il primo conduttore, nel 1976, del TG2, quando era appena nato. Inoltre, durante la sua immensa carriera ha scritto all’incirca 40 libri e condotto alcuni dei programmi più famosi e amati, tra cui Quark che dal 1981 ha registrato un successo straordinario, Superquark, Ulisse – Il piacere della scoperta, fino ad arrivare a Noos – L’avventura della conoscenza di suo figlio Alberto, che ne ha raccolto l’eredità, in suo onore.
Piero Angela, Un viaggio lungo una vita: “Ha reso il sapere accessibile a tutti”
Viene riproposto stasera Piero Angela – Un viaggio lungo una vita, lo speciale di Ulisse – Il piacere della scoperta, in cui Alberto ricorda e ripercorre tutti i passi di suo padre, nei 70 anni di carriera dagli esordi in Rai all’esperienza come inviato di guerra in Algeria e Vietnam agli incontri con i divi del cinema fino alla conduzione dei telegiornali.
Ci sono anche racconti dello stesso Piero in prima persona: dall’infanzia al legame con suo padre Carlo che aveva salvato molti ebrei al suo legame profondissimo con la musica, tanto da frequentare il conservatorio e da suonare nei jazz club di Torino con il nome di Peter Angela.
I mille volti di un uomo straordinario, che ha conciliato tutte le sue passioni nei programmi già citati e anche, ad esempio in Viaggio nel Cosmo o in Il pianeta dei dinosauri, al fianco di tanti amici e colleghi che hanno avuto il piacere di fare la scoperta della sua conoscenza, condividendo momenti indimenticabili insieme.
Piero Angela, Un viaggio lungo una vita, il figlio Alberto: “Dovevo continuare sulla sua rotta”
Proprio per ricordare suo padre, il 25 maggio Alberto Angela scriveva così su Instagram:
Questa sera non squillerà il cellulare come di solito avveniva dopo ogni puntata sua o mia andata in onda, per uno scambio di commenti e opinioni.
È anche da questi piccoli dettagli che devo accettare che lui non c’è più. Ma il suo esempio rimane.
Ed è seguendolo che continuerò il suo viaggio, la sua rotta, cercando di non far sbiadire mai quel suo sorriso carico di saggezza e di ottimismo umano e razionale con cui affrontava ogni grande tema o risolveva ogni problema.
E proprio per continuare questo viaggio, Alberto ha dato via a Noos – L’avventura della conoscenza, andato in onda in sei puntate fino al 6 agosto. Sempre su Instagram voleva ringraziare tutti coloro che hanno seguito lui e, dunque, anche suo padre, che è sempre presente:
Riprendere la fiaccola lasciata a terra da mio padre non è stata impresa semplice, ma il calore che mi avete manifestato in queste settimane, mi fa capire che era la cosa giusta da fare.
In queste sei settimane ci siamo fatti tante di domande.
Ma tante altre ce ne sono.
Perché la conoscenza è una fonte che sgorga inesauribile, dalla quale raccogliere sempre acqua fresca per nutrire le idee di oggi e preparare le sfide del futuro con meno paura e più ottimismo.
Piero Angela e quell’inchiesta sulla parapsicologia: “Il paranormale esiste oppure no?”
Dall’11 agosto sarà possibile rivedere l’Indagine sulla parapsicologia di Piero Angela del 1978 su RaiPlay in 5 puntate, in cui lo stesso divulgatore si chiedeva:
I fenomeni paranormali esistono oppure no?
Se non esistono sarebbe bene saperlo.
Se invece esistono, perché mai non ci sono massicci programmi di ricerca in quella che sarebbe la più grande rivoluzione scientifica dopo Galileo?
Il punto di vista era quello di indagare l’autenticità di questi fenomeni con la lente scientifica, conducendo interviste anche con esperti, scienziati, maghi, veggenti, sorprendendo ancora una volta il pubblico. Piero Angela è entrato nelle nostre case per dimostrare che la conoscenza non smette mai di stupirci.
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