Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il 12 settembre Lapo Elkann è stato fermato per ben due volte tra Portofino e Santa Margherita.
Il primo blocco e controllo scattano allo sfrecciare di una Ferrari ad alta velocità e costano al conducente una multa. Dieci chilometri dopo, però, il nipote dell’avvocato Agnelli viene fermato di nuovo e questa volta vengono trovati 4 grammi di cocaina.
E mentre dalla Procura di Genova parte l’inchiesta che ascrive il nome Agnelli agli indagati per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, il pubblico ministero Silvia Saracino chiede l’archiviazione, “convinta che quella quantità, vista la storia personale del rampollo tormentato più famoso d’Italia, possa essere considerata a tutti gli effetti una quantità compatibile con un consumo personale”.
Lapo Elkann: doppio posto di blocco, di nuovo sotto i riflettori
Lapo Elkann, durante la vacanza in Liguria, ‘disturbato’ per ben due volte nel tragitto Portofino-Santa Margherita. Il primo blocco si chiude con una sanzione per eccesso di velocità, il secondo, invece, potrebbe risolversi in una semplice segnalazione dell’erede Agnelli al Sert come tossicodipendente.
È nel comune di Rapallo che per la seconda volta, il 12 settembre, una pattuglia di carabinieri ferma la Ferrari dell’erede Agnelli.
Mentre la droga, 4 grammi di cocaina, viene trovata a terra vicino all’auto, secondo le guardie gettata dal conducente o dal passeggero, la immediatamente successiva perquisizione dell’alloggio di Elkann, una suite dell’esclusivo Hotel Splendido di Portofino, non porta a nessun’altra scoperta.
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Lapo Elkann: passato ‘impolverato’, futuro ‘fortunato’
La Procura di Genova apre subito un’inchiesta per detenzione di droga a fini di spaccio. Le vicissitudini di quest’eccentrico personaggio con la polverina bianca son da anni di pubblico dominio e iniziano da quel lontano 2005 che vede Lapo ricoverato all’ospedale di Torino proprio per un’overdose da cocaina.
Lo stesso ha poi, in più occasioni, proclamato di voler cambiare vita, ma… facili a dirsi, non a farsi. Lapo sembra ricascarci spesso.
Eppure, questa volta la ‘fortuna sembra sia dalla sua: il nipote dell’avvocato Agnelli non sembra rischiare molto più che una segnalazione al Sert.
Il pubblico ministero Silvia Saracino è infatti subito intervenuto e ha chiesto istantaneamente l’archiviazione del caso rivendicando i 4 grammi di cocaina come compatibili ad un uso personale, soprattutto in relazione al passato dello stesso imputato.
Verdetto: ecco lo ‘unico’ caso in cui l’avere precedenti erge a giustificazione del perseverare. Evidentemente in certi casi non è così diabolico, almeno secondo il pm Saracino.
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