Roberto Giacobbo: “UFO e fantasmi non esistono, ma credo alla vita in altri mondi”

Roberto Giacobbo, il conduttore di Freedom - Oltre il confine, si racconta: dall'infanzia all'esistenza di fenomeni paranormali.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Roberto Giacobbo si prepara al ritorno in primavera su Rete 4 con il programma che conduce dal 2018, Freedom – Oltre il confine. In attesa di nuovi misteri ed enigmi da scoprire e risolvere, il divulgatore scientifico e conduttore TV si racconta in un’intervista al “Corriere della Sera”, da quando andava nella stessa scuola di Alessandro Cecchi Paone all’esistenza degli UFO.

L’infanzia

Fin da piccolo a Roberto Giacobbo piaceva sperimentare, dalle prime scoperte a casa di sua nonna all’invenzione di una radio privata:

A casa di mia nonna, a Bassano del Grappa, mettevo insieme insetticidi e concimi che trovavo in dispensa.

Lo chiamavo “il grande miscuglio” e lo distribuivo tra le piante. […]

Studiavo antifurti con trappole che suonavano, luci che si accendevano.

A 15 anni riciclai una piccola trasmittente che papà aveva usato per sorvegliarci nella culla.

Collegandola ai fili mi inventai una radio privata che trasmetteva nel raggio di 500 metri, per cinque palazzine.

Roberto Giacobbo frequentava la stessa scuola di Alessandro Cecchi Paone, la Merelli di Roma Nord, ma non solo: “A 600 metri da casa mia abitava pure Alberto Angela”.

Tutti e tre i divulgatori hanno poi avuto un enorme successo in TV. Il conduttore di Freedom – Oltre il confine deve la sua fama a Maurizio Costanzo, come sottolinea al “Corriere della Sera”: “Mi aveva invitato per presentare il mio libro sulle origini dell’antico Egitto, scritto con Riccardo Luna. ‘Ha quattro minuti’. Pochi istanti prima mi fermai, ma lui mi fece cenno di continuare. Parlai per oltre 20”.

Le avventure di Roberto Giacobbo

Roberto Giacobbo non lo nasconde: per fare il suo lavoro bisogna essere allenati e preparati: “Ho fatto tanto sport, salto in alto, pallacanestro, ho il brevetto da sub”. Un altro elemento che non manca mai è il coraggio per affrontare avventure rischiose, ed ecco un racconto del divulgatore scientifico a proposito:

Mi sono arrampicato all’esterno della piramide di Cheope, arrivando fino in cima.

Ci avevo messo sette anni solo per avere il permesso.

E gli ultimi due che ci avevano provato erano morti cadendo durante la discesa.

Per salire ci vogliono circa 40 minuti, per scendere un paio d’ore. […]

Vorrei tornare indietro nel tempo e mettermi lì a guardare il cantiere.

Roberto Giacobbo era nei sotterranei di Orvieto quando ha avvertito una forte scossa del terremoto di Amatrice e durante un’immersione nel Mar del Giappone, vicino all’isola di Yonaguni, nell’esplorazione di una piramide sotterranea ha rischiato di essere troppo vicino a due squali martello.

L’avventura più emozionante, però, è avvenuta in Egitto: “Mi sono trovato da solo a tu per tu con la mummia di Tutankhamon“. Roberto Giacobbo smentisce anche la maledizione che si abbatterebbe su chi abbia l’ardire di avvicinarsi alla tomba del faraone:

Non esiste nessuna maledizione.

Anzi, che emozione quando ho aperto uno dei tre sarcofagi di Tut, 110 kg di oro massiccio, ho sentito l’odore dell’antico Egitto.

Gli UFO e i fantasmi esistono davvero? La risposta di Giacobbo

roberto giacobbo

Nel corso della sua carriera Roberto Giacobbo è stato protagonista di puntate a tema UFO. Ma esistono davvero? Ecco la sua risposta al “Corriere della Sera”:

Me ne occupo solo quando esistono testimonianze attendibili, le ascoltiamo.

Credere agli Ufo come dogma è eccessivo, però non possiamo essere gli unici abitanti dell’universo, ritengo che ci sia vita in altri mondi.

Oggi con l’intelligenza artificiale si possono costruire realtà inesistenti.

I dubbi mi vengono soprattutto quando vedo strane raffigurazioni nel passato, di oggetti o persone che a quel tempo non avrebbero potuto esserci.

Il conduttore di Freedom – Oltre il confine svela anche di non aver mai visto fantasmi:

Ho visto solo un’ombra nelle profondità della cittadella di Torino, ma dubito che il fantasma aspetti proprio la telecamera per mostrarsi.

Leggi anche: Alberto Angela in TV con lo speciale sullo sbarco in Normandia: dove e quando inizia

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