Serena Bortone è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo ieri 5 maggio e ha parlato in merito alla sua carriera da giornalista in Rai e al suo futuro ― a detta di qualcuno incerto e che potrebbe essere scalfito da un provvedimento disciplinare dopo la vicenda Scurati ―.
La conduttrice di Che sarà ha rivelato di essere entrata nell’azienda quando aveva appena 18 anni e tre mesi e di aver sempre lavorato con onestà: “Sono una persona molto aperta, anche troppo, sono sempre stata un libro aperto, trasparente, e questo è anche motivo di vulnerabilità, è più facile che tu possa essere colpito. Però, ho una sfera di ritrosia sulle cose molto importanti della vita, gli amori, i lutti, è una cosa che tengo molto per me. Nonostante questo, sul lavoro ho niente da nascondere”.
Il caso Scurati
Serena Bortone ha letto in diretta il monologo dello scrittore Scurati sul 25 aprile dopo che la Rai aveva deciso di non mandarlo in onda. Sono sorte molte polemiche, ma tantissimi hanno mostrato vicinanza sia a Scurati sia alla stessa giornalista che ha portato a galla l’intera vicenda.
Serena Bortone ha chiarito la sua posizione: “Nella vita uno cerca di fare la cosa giusta, per me l’importante è non fare la cosa sbagliata. Io non sono una testa calda, sono una orgogliosa dipendente dell’azienda di servizio pubblico, questa sono io”.
Ha svelato anche la sua posizione sugli haters online: “Per gli attacchi sui social sento tenerezza per chi perde tempo a mettersi al pc per attaccare qualcuno invece di andare a spasso, leggere un libro”, ribandendo l’amore per il suo lavoro da giornalista e conduttrice, “Io so che ho scelto questo lavoro, con tutti gli onori e oneri.”
Quale sarà il futuro di Serena Bortone in Rai?
Durante la puntata di ieri di Verissimo, Silvia Toffanin ha chiesto a Serena Bortone se teme alcune conseguenze dopo aver letto in diretta il monologo del 25 aprile e dopo aver dato vita e adito a quello che è diventato un vero e proprio caso: “Non ho ansie né eccitazioni. Nella vita tutto ha un prezzo, la libertà ha un prezzo, ma la mancanza della libertà ha un prezzo maggiore per me. L’importante è essere se stessi e fare il proprio dovere, una parola che non è più di moda, invece è importante, dovere”.
Per Serena Bortone, quindi, fiera dipendente del servizio pubblico, l’importante è avere sempre a mente e rispettare il proprio dovere nei confronti della verità e del pubblico.
Qual è, allora, il suo futuro in TV? E sarà in Rai? Ecco la sua risposta: “Non mi piacciono i progetti a lungo termine, perché mi piace essere sorpresa dalla vita. Amo il mio lavoro e spero di continuare a farlo con lo stesso divertimento, la stessa serietà e la stessa onestà che mi ha sempre contraddistinto. Per il futuro non so, la vita ci sorprenderà”.