Roberto Burioni, virologo e docente di Virologia e Microbiologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nella giornata di lunedì 7 aprile ha ricevuto una medaglia al merito per la Sanità Pubblica dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Questa è stata la motivazione: “Per essersi distinto per il suo impegno costante a difesa della scienza e nella promozione delle vaccinazioni come indispensabili e fondamentali strumenti di prevenzione della Salute”.
Il virologo Burioni ha commentato il premio ricevuto in un’intervista al “Corriere della Sera”, svelando anche alcune soddisfazioni ottenute nel corso della sua carriera e a che punto è la ricerca sulla cura per i tumori. Scopriamo nel dettaglio cosa ha rivelato.
La premiazione di Roberto Burioni al Quirinale
Roberto Burioni è stato premiato dal presidente della Repubblica, Mattarella, assieme al generale Francesco Paolo Figliulo per il suo impegno nella campagna di vaccinazione durante la pandemia da Covid-19 e a Pietro Bartolo, responsabile sanitario dei migranti appena sbarcati a Lampedusa.
Ecco il commento del virologo dopo il ricevimento della medaglia di bronzo:
Me l’ha appuntata il capo dello Stato in persona.
A sessantadue anni non è facile emozionarsi, ma stavolta Sergio Mattarella ci è riuscito
Io sono solo un medico, cerco soltanto di fare il mio lavoro, parlare con chiarezza e rasserenare quando necessario.
Sono esattamente dieci anni che cerco di spiegare come funzionano certe cose, dai vaccini alle terapie anti-cancro.
Le soddisfazioni di Burioni della sua carriera nel campo della medicina

Roberto Burioni ha rivelato che spesse volte riceve lettere di persone che hanno seguito i suoi consigli, magari ascoltati in alcuni programmi o presi alla lettera dai suoi libri:
Mi ha scritto la mamma di una giovanissima malata di tumore che mi aveva ascoltato in TV.
Ha seguito una mia raccomandazione e adesso la figlia sta rispondendo bene alle cure.
Il virologo Burioni ha svelato che ha ricevuto lettere anche da alcune persone che in precedenza erano degli haters accaniti:
Uno dei miei contestatori era un fervente no-vax.
Nel periodo più buio della pandemia aveva scelto di non vaccinarsi, si prese il Covid e per fortuna è sopravvissuto.
Mi ha scritto una lettera molto affettuosa e riconoscente.
Roberto Burioni e le prospettive sulle cure per i tumori
Roberto Burioni afferma già da tempo che la ricerca sta compiendo dei passi da gigante, soprattutto in merito alle cure per i tumori del pancreas:
Penso che stiamo vivendo un periodo simile a quello immediatamente precedente la scoperta dei vaccini.
Faccio un esempio, uno dei tumori più temibili l’adenocarcinoma, un tumore del pancreas. […]
Di recente al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York hanno sperimentato un vaccino che stimola il sistema immunitario contro questo tumore.
I risultati sono ottimi, somministrato a 16 pazienti, sette non hanno avuto una risposta decisa alla malattia, otto però sì.
Di questi, sette sono vivi dopo quattro anni.
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