Cancro colon-retto, create cellule killer ancora più potenti contro la malattia

Nuova frontiera per il cancro colon-retto: cosa affermano due nuovi studi sulla malattia?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Nuovo approccio contro il cancro al colon-retto, che colpisce circa 50.000 persone all’anno. Due nuovi studi condotti dai ricercatori dell’Istituto di Candiolo di Torino, uno in corso di pubblicazione su “Journal of Translational Medicine” e il secondo pubblicato su “Molecular Therapy”, hanno svelato come rendere le cellule killer più ‘intelligenti’, attaccando selettivamente il cancro per evitare il rischio di effetti più gravi.

Infatti, grazie all’aggiunta di un recettore detto CAR, Chimeric Antigen Receptor, in grado di agire contro un bersaglio sul tumore, le cellule killer sono in grado di evidenziare quelle tumorali che si nascondono.

Cancro colon-retto, come agiscono le cellule killer?

Enzo Medico, direttore del laboratorio di oncogenomica dell’Istituto di Candiolo, ha svelato al “Corriere della Sera” come agiscono le cellule killer:

Le natural killer sono un particolare tipo di cellule immunitarie, che pattugliano il corpo, e quando individuano una cellula cancerosa la attaccano e la distruggono, prevenendo la crescita del tumore.

Talvolta però le cellule tumorali trovano il modo per sfuggire a queste sentinelle.

Diventano ‘invisibili’ e creano un ambiente sfavorevole per le natural killer, evitando così che queste le riconoscano e distruggano.

Grazie a queste contromisure il tumore riesce a svilupparsi ed evolvere, con le conseguenze che tutti conosciamo.

Cosa è emerso dai due nuovi studi?

Nel primo studio, tuttora in corso di pubblicazione sul Journal of Translational Medicine, è stato utilizzato un CAR contro il bersaglio mesotelina, e i ricercatori hanno scoperto che quest’ultima potrebbe presentarsi anche in una parte dei tumori al colon retto, anche in quelli più aggressivi.

Per tale motivo gli studiosi hanno messo in atto un’altra strategia, ossia sfruttare altre terapie utilizzate per il trattamento di altri tumori e applicarle nei pazienti oncologici contro il cancro al colon retto, rivelatasi vincente, come ha evidenziato il direttore del laboratorio di oncogenomica dell’Istituto di Candiolo.

Nel secondo studio, invece, pubblicato su “Molecular Therapy”, viene dimostrato come le cellule killer possono essere rese ancora più efficienti:

Grazie a questo circuito le cellule killer espongono il Car contro i tumori del colon solo se viene a contatto con un secondo bersaglio, l’oncogene Her2, che funge da ‘filtro selettore’ […]

I prossimi passi da compiere saranno renderle ancora più potenti senza che perdano la selettività, in modo da colmare progressivamente il divario fra i modelli di laboratorio e il letto del paziente.

Leggi anche: Scompenso cardiaco, in arrivo il vaccino italiano

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