Quali sono i vaccini che dovrebbero fare le persone che soffrono di diabete? Non solo influenza e Covid, la patologia potrebbe esporre a molti rischi i pazienti, in caso di infezione. Ecco quali sono le vaccinazioni raccomandate dagli esperti e anche da Alberto Rocca, specialista in Diabetologia e malattie del ricambio, Associazione Medici Diabetologi come riporta il “Corriere della Sera”:
- anti-difterite/tetano/pertosse
- anti-epatite B
- anti-morbillo/parotite/rosolia/varicella
- anti-Sars-CoV-2
Inoltre, è necessario che le persone con diabete ricevano proposte vaccinali ogni anno per anti-influenza, anti-meningococco B, anti-pneumococco, anti-Herpes Zoster e anti-meningococco quadrivalente ACYW, quest’ultima con richiamo di circa ogni 2-5 anni.
Perché non va mai sottovalutata l’importanza dei vaccini?
Come accennato poco sopra, le persone con diabete hanno maggiori probabilità di contrarre infezioni, e ciò significa anche un rischio raddoppiato di morte. Ecco quindi, perché è imprescindibile che i pazienti non devono mai sottovalutare l’importanza e l’efficacia dei vaccini, come ha sottolineato Riccardo Candido, presidente nazionale di Associazione Medici Diabetologi, come riporta “Repubblica”:
Le vaccinazioni che permettono di difendersi da queste patologie sono, quindi, strumenti di salute irrinunciabili per chi convive con il diabete.
Le malattie infettive possono anche causare un aumento temporaneo della glicemia, peggiorando la gestione del diabete stesso.
Questi rischi non riguardano solo le infezioni più note, ma anche altre, spesso sottovalutate, perché considerate più rare, come il Fuoco di Sant’Antonio (o Herpes Zoster), la polmonite pneumococcica, la meningite batterica, l’epatite B.
Cosa prevede la campagna Con il diabete vacciniamoci?
Molte persone che soffrono di diabete, però, non si sottopongono alle dovute vaccinazioni. Per tale motivo, come ha sottolineato il presidente AMD Candido è stata indetta una campagna, Con il diabete vacciniamoci che coinvolgerà ambulatori di diabetologia di tutta Italia, con la distribuzione di locandine e brochure e postaggio di contenuti ad hoc sui social:
L’esigenza di maggiore informazione è il motivo per cui abbiamo deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione ‘Con il diabete vacciniamoci’, che intende ribadire l’importanza della prevenzione vaccinale, rivolgendosi a persone con diabete, associazioni pazienti, caregiver e Istituzioni.
Sarà sempre più necessario collaborare con i dipartimenti di prevenzione per creare, anche all’interno delle strutture di diabetologia, percorsi dedicati all’immunizzazione, grazie ai quali le persone con diabete possano valutare le vaccinazioni da loro già eseguite e programmare quelle necessarie.
Cosa prevede il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale?
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 prevede per le persone con diabete un offerta gratuita dei vaccini, in particolare quelli anti-epatite B, anti-herpes, antimeningococcico, anti-pneumococcico, anti-morbillo/parotite/rosolia/varicella, antinfluenzale e anti-SARS-CoV-2.
Da un’indagine condotta da Associazione Medici Diabetologi a cui hanno preso parte 430 pazienti con diabete di tipo 1 e 2, però, è emerso che i pazienti prediligono questi ultimi due, mentre rivolgono scarsa attenzione a tutti gli altri vaccini.
Marcello Monesi, segretario del consiglio direttivo nazionale AMD e componente del board nazionale diabete e vaccini ha evidenziato alcuni dati significativi, come riporta “Repubblica”:
Quando abbiamo chiesto quali fossero, secondo loro, le vaccinazioni raccomandate alle persone con diabete, la stragrande maggioranza degli intervistati ha risposto antinfluenzale e anti-Covid, citate rispettivamente dall’81% e dal 65% del campione.
A metà classifica troviamo l’anti-pneumococcica (52%) e l’anti-Herpes zoster (45%), chiudono, citati da meno del 30% dei rispondenti, i vaccini per tetano, meningite, morbillo/parotite/rosolia, virus respiratorio sinciziale, pertosse e difterite.
Esclusi i vaccini antinfluenzali e anti Covid, come ha osservato Monesi, “tutte le altre patologie registrano tassi di immunizzazione sotto il 40%, con Herpes zoster e meningite addirittura sotto il 20%”.
Proteggersi da malattie infettive e possibili gravi complicazioni con i vaccini deve essere una scelta consapevole dei pazienti e non un’opzione facoltativa.
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