Malattie respiratorie e smog: a cosa siamo esposti ogni giorno e come difenderci

Malattie respiratorie e smog, tutto quello che c'è da sapere e come comportarsi

Andrea Gioacchini
Andrea Gioacchini
Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.
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Lo smog a cui siamo sottoposti ogni giorno rappresenta una delle principali cause delle malattie respiratorie. L’inquinamento atmosferico è un fattore di rischio altissimo per la salute dei cittadini, siamo quotidianamente esposti a quantità di smog che mettono a repentaglio il nostro benessere fisico. Secondo quanto riportato dalla SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) l’Italia, con circa 80mila decessi l’anno, è al primo posto in Europa per morti attribuiti agli effetti dell’inquinamento.

Del resto, in Italia il tasso d’inquinamento è tra i più alti in Europa, con zone come Milano e la pianura padana che presentano livelli di smog di molto superiori alla soglia massima. Di seguito vedremo quali sono le malattie respiratorie più comuni legate allo smog, e cosa possiamo fare per prevenirle e curarle.


Cosa sono le malattie respiratorie


L’apparato respiratorio ha la funzione di regolare la temperatura corporea, rimuovere gli scarti tossici, stabilizzare il sangue e, su tutte, fornire ossigeno al corpo. Le malattie respiratorie colpiscono direttamente i polmoni, le vie aeree e tutti gli altri organi che si occupano della respirazione. Si distinguono due principali categorie: le malattie respiratorie croniche e le malattie respiratorie acute.

Le prime sono caratterizzate da sintomi costanti e richiedono trattamenti a lungo termine. Il Ministero della Salute riporta una lista delle principali malattie respiratorie croniche, in cui figurano l’enfisema, l’insufficienza respiratoria, la sindrome da apnee ostruttive del sonno, la fibrosi polmonare, la bronchiectasia e l’asma. Quest’ultima è sicuramente la più frequente tra esse, viene definita come «una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dall’ostruzione, generalmente reversibile, dei bronchi».

Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) le malattie respiratorie croniche rappresentano in Italia, con più di 16.000 decessi all’anno, la terza causa di morte.

Le malattie respiratorie acute, invece, si presentano con sintomi violenti, ma temporanei. Tra esse figurano le polmoniti, le bronchiti acute, la pertosse, l’influenza e le infezioni delle vie aeree.

Le cause delle malattie respiratorie possono essere innumerevoli, su tutte la predisposizione genetica, il fumo di sigaretta e l’esposizione a condizioni ambientali critiche con un alto tasso di inquinamento. In particolare, lo smog può rappresentare una causa diretta al pari del tabacco.


Quanto influisce lo smog sull’insorgere delle malattie respiratorie


Un aumento delle malattie respiratorie è fra gli effetti più certi dell’aria inquinata. Lo smog, la cui parola deriva dalla combinazione dei termini inglesi smoke (fumo) e fog (nebbia), rappresenta appunto una combinazione tra i due elementi.

I suoi effetti sulla salute includono un aumento delle infiammazioni con la conseguente irritazione delle vie aeree, uno sviluppo dell’incidenza di tumori (soprattutto polmonari) e un’importante riduzione dell’efficienza del nostro sistema immunitario. Infine, non è da escludere l’aumento del rischio di attacchi di cuore, ictus e diabete, oltre a effetti dannosi per le donne in gravidanza.

Lo smog ha quindi un impatto significativo sull’insorgere di malattie respiratorie. I bambini, gli anziani e le persone con malattie croniche sono particolarmente a rischio e possono manifestare sintomi più gravi in caso di esposizione prolungata agli inquinanti.

A tale proposito il progetto Piccolipiù ha esaminato – tra il 2011 e il 2015 – 3.338 bambini in diverse città italiane (Firenze, Roma, Torino, Trieste e Viareggio) e ha dimostrato come le infezioni respiratorie siano più frequenti nei bambini residenti vicino a strade molto trafficate.

Secondo quanto riportato dalla Fondazione Umberto Veronesi, lo smog sembra influire anche sullo sviluppo dell’aterosclerosi, una condizione caratterizzata dalle alterazioni della parete delle arterie.

In un’intervista rilasciata alla Fondazione Umberto Veronesi da Vittorio Krogh, coordinatore italiano dello studio su smog e tumori al polmone, è emerso che:

Abbiamo registrato una relazione fra esposizione e tumore polmonare di tipo lineare.

Significa che per ogni incremento di 10 g/m 3 c’è un aumento del 22% del rischio di tumore al polmone e del 50% di adenocarcinoma.

In altre parole, anche al di sotto delle soglie previste dalla Comunità europea (40 g/m 3 per il PM10),

la relazione è la stessa: le persone esposte a concentrazioni di 30 g/m 3 di polveri sottili sono al di sotto della soglia,

ma comunque esposte a un rischio di adenocarcinoma del 50% più alto rispetto a chi respira un’aria con 20 g/m 3.

Aggiungendo, inoltre, come non esista alcun rischio zero, ma attraverso la riduzione dell’inquinamento è possibile ridurre anche il rischio di tumore al polmone.

Leggi anche: Polmoniti nei bambini, oltre alla Cina crescono i casi anche in Francia. Pregliasco: “Non è..


Le malattie respiratorie legate allo smog: cosa fare, come prevenirle e come curarle


La prevenzione gioca un ruolo fondamentale per le malattie respiratorie, molte di esse – tra cui asma e bronchite – se non curate possono portare ad un netto peggioramento della propria condizione. Essa si pone come obiettivo una riduzione, o rimozione, dei principali fattori di rischio.

Nonostante non sia possibile anticipare e prevenire del tutto le malattie respiratorie, è possibile adottare delle misure di contenimento attraverso delle semplici regole.

È essenziale ridurre la propria esposizione all’aperto nei picchi di inquinamento; monitorare – ove possibile – la qualità dell’aria; utilizzare purificatori d’aria per la pulizia degli ambienti interni e soprattutto sostenere politiche ecologiche. È sicuramente consigliato anche muoversi il più possibile a piedi o in bicicletta e favorire il trasporto pubblico, a discapito di quello privato.

Essenziale risulta anche adottare uno stile di vita sano, cambiare le proprie abitudini può salvare la vita. Il consiglio più raccomandato è ovviamente quello della limitazione del fumo, sia attivo che passivo. Il fumo rappresenta la principale causa di broncopneumopatia cronica ostruttiva, cioè l’ostruzione delle vie aeree.

È inoltre importante seguire una dieta sana ed equilibrata e svolgere una regolare attività fisica per combattere la sedentarietà, possibilmente all’aperto e lontano dal traffico.

Quella delle malattie respiratorie è una sfida che ogni giorno ci coinvolge sempre di più, la crescente esposizione allo smog cittadino e altri fattori inquinanti ha reso questa una partita da vincere ad ogni costo.

È quindi importante conoscere i rischi e le eventuali misure preventive da adottare, come il cambiamento del proprio stile di vita e tutti gli altri comportamenti che possono fare la differenza per salvaguardare la nostra salute respiratoria. Rimanere costantemente aggiornati non è più soltanto un diritto, ma un dovere per proteggere il benessere di tutti.

Leggi anche: I migliori consigli per la prevenzione delle malattie

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