Oggi, 25 febbraio 2025, il quadro clinico del Papa, tra polmonite bilaterale e piastrinopenia, resta ancora molto complesso e articolato.
Le condizioni del Santo Padre, ricoverato ormai da più di dieci giorni al Policlinico Agostino Gemelli a causa della polmonite bilaterale, sembrano riportare, nonostante il quadro ancora molto critico, un lieve miglioramento.
La Sala Stampa Vaticana fa sapere che Papa Francesco ha “riposato bene, tutta la notte”.
La polmonite bilaterale rende ancora il quadro molto articolato, rendendo necessaria l’ossigenoterapia. Dal bollettino medico dello scorso 22 febbraio, è emerso come Bergoglio abbia avuto delle complicanze, con gli esami del sangue che hanno evidenziato anche una piastrinopenia.
Ma cosa significa piastrinopenia? A cosa serve l’ossigenoterapia necessaria per il Papa?
Piastrinopenia e ossigenoterapia, cosa sono e quanto ne sappiamo
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Per monitorare e tenere sotto controllo la situazione sanitaria di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio 2025 al Gemelli a causa di una polmonite bilaterale, è stato necessario adottare l’ossigenoterapia.
L’ossigenoterapia è una somministrazione di ossigeno supplementare a un paziente che presenta livelli di ossigeno nel sangue molto ridotti.
Sono diverse le situazioni che possono richiedere l’utilizzo dell’ossigenoterapia, come bronchite cronica, asma e, ovviamente, polmonite.
Esistono tre diverse modalità di erogazione dell’ossigenoterapia.
L’ossigeno gassoso compresso in bombole ad alta pressione.
L’ossigeno liquido, al momento il più utilizzato, facilmente trasportabile e comodo da usare.
E infine il concentratore di ossigeno, che riesce a produrre l’ossigeno necessario al paziente ricavandolo dall’aria.
Dalle analisi del sangue di Papa Francesco è invece emersa una piastrinopenia.
La piastrinopenia è di una carenza di piastrine associata ad anemia, con un numero inferiore a 150.000 unità per microlitro di sangue.
Generalmente, in condizioni “normali”, il numero di piastrine dovrebbe aggirarsi in un range compreso tra le 150.000 e le 400.000 unità per microlitro.
Questa condizione può anche manifestarsi senza alcun tipo di sintomo, infatti, quando i valori sono di non troppo sotto la soglia (tra le 150.000 e le 50.000 unità circa) la piastrinopenia può essere anche asintomatica.
Quando invece i valori scendono il paziente può manifestare diversi sintomi come sanguinamento, epistassi ed emorragie gastrointestinali.
La piastrinopenia richiede trasfusioni di sangue, spesso, ma non nel caso del Pontefice, può essere causata anche dalla presenza di sepsi.
Le piastrine svolgono una funzione fondamentale per il nostro corpo e la circolazione del sangue, una loro mancanza può compromettere il corretto funzionamento della nostra circolazione sanguigna.
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