Un ragazzino, studente delle scuole medie di Chicago, ha fatto una scoperta che potrebbe risultare rivoluzionaria nel mondo della medicina. Durante il progetto educativo Chicago Antibiotic Discovery Lab, infatti, il ragazzo ha rintracciato una molecola utile per le terapie contro melanoma e cancro ovarico.
Questa molecola, denominata Orfamide N, infatti, avrebbe delle proprietà citotossiche e sarebbe in grado di attaccare le cellule tumorali del melanoma e del cancro ovarico. La scoperta rappresenta non solo un passo avanti nella ricerca ma evidenzia anche il valore dell’educazione scientifica e della collaborazione tra scuola e università.
Il progetto
Il progetto a cui ha partecipato lo studente di Chicago, il Chicago Antibiotic Discovery Lab, è indirizzato a promuovere la passione per le materie STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering e Mathematics, tra i più giovani. A supervisionare il gruppo di lavoro ci sono gli scienziati del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche del Centro per le Scienze Biomolecolari dell’Università dell’Illinois. A essere coinvolti nel progetto, invece, sono stati i ragazzini delle scuole medie, del gruppo Boys and Girls Clubs of Chicago, in seguito alla partnership tra le comunità locali e l’ateneo della città.
L’obiettivo del progetto è promuovere l’importanza di scoprire nuovi antibiotici, incitando gli studenti e le studentesse a cercare molecole preziose in composti naturali. Questi farmaci, infatti, stanno perdendo efficacia a causa dell’antibioticoresistenza e, dunque, progetti come quello sopra citato servono a creare nuove generazioni di appassionati alla scienza, che in futuro potrebbero essere utili a creare ulteriori antibiotici.
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La scoperta
Il ragazzino che ha compiuto la scoperta era stato addestrato a isolare i batteri in modo corretto da un campione naturale. Nello specifico, lo studente ha lavorato su degli escrementi di un’oca. Si è trattato di una scelta audace, siccome tra gli uccelli, domestici e selvatici, sta circolando il virus dell’influenza avaria A (H5N1) ad alta patogenicità (HPAO). Quindi, il ragazzo ha isolato una colonia di Pseudomonas idahonesis, un batterio gram-negativo, dal quale gli scienziati che hanno collaborato al progetto sono stati in grado di isolare un particolare lipodepsipeptide ciclico, che è stato chiamato Orfamide N.
Questo composto chimico è caratterizzato da “dieci amminoacidi D/L misti e un residuo di acido (Z)-3 R- idrossiesadec-9-enoico“, come appare nell’abstract dello studio. Successivamente, i ricercatori si sono messi a lavoro e hanno individuato le proprietà della molecola. Non ha un’azione antibiotica specifica ma una antitumorale. Infatti, testato su cellule in coltura di melanoma umano e carcinoma ovarico, l’Orfamide N è risultato citotossico a concentrazioni di 11,06 e 10,50 μM. Sicuramente, la scoperta andrà approfondita con ulteriori ricerche ma rappresenta un passo avanti nello studio delle terapie antitumorali.
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Una molecola particolare
L’Orfamide N appartiene alla classe dei lipodepsipeptidi ciclici, noti per la loro efficacia antimicrobica e per le loro potenzialità antitumorali. Da quanto emerso dai test condotti dai ricercatori della Washington University, sembrerebbe che la molecola è in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali del melanoma e del cancro ovarico in vitro, mediante un meccanismo che interferisce con la loro membrana cellulare. Ciò sarebbe un punto di partenza per i nuovi trattamenti oncologici.
Secondo i ricercatori, l’Orfamide N ha una struttura unica, tanto da essere stata analizzata con tecniche avanzate, come la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) e la spettrometria di massa ad alta risoluzione (HR-MS). La scoperta è stata resa possibile grazie a un metodo innovativo di analisi basato sulla metabolomica, che traccia i movimenti delle molecole attraverso dei tessuti. Uno dei ricercatori coinvolti, Gary Patti, ha affermato: “Ciò che mettiamo nel nostro corpo può essere trasformato da altri tessuti in qualcosa che i tumori utilizzano“.
Prospettive future
Come già affermato, la scoperta dell’Orfamide N potrebbe aprire a nuove strade per la lotta contro il cancro e le infezioni batteriche. La molecola, infatti, potrebbe costituire la base per lo sviluppo di farmaci innovativi. Un altro punto importante da sottolineare è l’importanza dell’integrazione di educazione e ricerca, attraverso il coinvolgimento dei giovani in esperimenti scientifici.
I dettagli della ricerca Discovery of New Cyclic Lipodepsipeptide Orfamide N via Partnership with Middle School Students from the Boys and Girls Club sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ACS Omega. Infine, il professor Brian T. Murphy e gli altri autori dello studio hanno spiegato:
Nel complesso, abbiamo dimostrato che è possibile integrare la divulgazione educativa con la scoperta di prodotti naturali di alta qualità, rafforzando al contempo la relazione tra l’università e la comunità che serve.