Tumore al polmone, diagnosi precoce grazie a una piattaforma robotica

Un robot per una diagnosi precoce contro il tumore al polmone in dotazione presso l'Unità operativa di Pneumologia interventistica del Sant’Orsola.

Andrea Gioacchini
Andrea Gioacchini
Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.
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Una diagnosi precoce per il tumore al polmone, questa è la novità introdotta da una piattaforma robotica di ultima generazione, in dotazione alla Pneumologia interventistica del Sant’Orsola.

Come riporta il sito ufficiale dell’IRCCS Humanitas Research Hospital “il tumore del polmone è una patologia che origina nei polmoni provocando una crescita incontrollata di cellule maligne, dagli alveoli ai tessuti polmonari, che compromettono la funzione dei polmoni di trasferire l’ossigeno respirato al circolo sanguigno e di depurarlo dall’anidride carbonica prodotta dall’organismo”.

Secondo le stime dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) sono 43.900 le nuove diagnosi di tumore al polmone nel 2022 (29.300 negli uomini e 14.600 nelle donne).

Rappresentano il 15% di tutte le diagnosi di tumore negli uomini e il 6% nelle donne.

Per cercare di anticipare i tempi di diagnosi al fine di effettuare terapie mirate e specializzate, è stata quindi messa a prova una piattaforma robotica. Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta.

Tumore al polmone, la diagnosi in anticipo

Effettuare diagnosi in anticipo può essere fondamentale per combattere e contrastare il tumore al polmone.

Come ha spiegato a “Il Resto del Carlino” Piero Candoli, a guida del reparto di Pneumologia interventistica del Sant’Orsola, la nuova tecnologia consente di “localizzare in maniera estremamente precisa delle lesioni del polmone difficilmente raggiungibili con altre metodiche”.

Ha poi spiegato questo passaggio così:

Si ’naviga’ all’interno del polmone tramite un percorso stabilito dalla piattaforma robotica attraverso le immagini tac del paziente che vengono inserite nella macchina,

elaborate dall’intelligenza artificiale che ci guida, come un filo di Arianna, fino alla lesione in modo molto, molto preciso.

Grazie a questa procedura sarà possibile anche evitare esami invasivi e pesanti psicologicamente per i pazienti. L’esame è svolto da tutti coloro che presentano delle anomalie circa i noduli polmonari nelle TAC svolte per motivazioni differenti, oppure da fumatori con un’età di circa 45-50 anni.

Candoli ha poi aggiunto:

Tutti questi progetti, anche gli studi che possiamo effettuare attraverso queste tecnologie hanno come obiettivo la diagnosi precoce.

Questo è il grande vantaggio: potere diagnosticare che si traduce in una terapia, che può essere anche di tipo chirurgico, che permette prognosi molto più favorevoli.

Il futuro prossimo è di trattare questi noduli in via endoscopica per quei pazienti che non possono andare in chirurgia o fare radioterapia o addirittura noduli metastatici.

Questa tecnica può essere un punto di svolta nella diagnosi del tumore al polmone; infatti, spesso i noduli polmonari non manifestano alcun tipo di sintomo o, se lo fanno, solo in stati già avanzati della malattia.

Leggi anche: Che cos’è e come si cura la polmonite bilaterale, patologia di Papa Francesco

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